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Grottaglie

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Il suo nome sottolinea la presenza di grotte nel territorio. Insediamenti si sono susseguiti dall'età del Paleolitico; in seguito alle invasioni barbariche gli abitanti diedero vita ai casali rurali, dai quali sorsero in seguito Grottaglie e Villa Castelli. Nel IX sec., quando i barbari e in particolare i Goti e i Saraceni distrussero i villaggi, le grotte ospitarono i fuggitivi (960 d.C.), compresi nuclei ebrei fuggiti da Oria.
Nel XV sec. il centro fu fortificato con mura, castello e chiesa matrice. Nel XVII sec. conobbe anni di difficoltà con la dominazione spagnola, fino alla fine della feudalità e l'annessione al Regno d'Italia.

Monumenti
Castello Episcopio: fu costruito nel XIV sec. ma presenta una facciata risalente all'epoca barocca; la torre centrale si eleva su tre piani; Ceduto al comune ospita nelle sale ricavate dalle antiche stalle il “Museo della ceramica ” che espone oggetti datati dall'VIII sec. a.C. ai nostri giorni;
Lama del Fullonese: lunga circa 800 metri, attraversa il Monte Fullone; é visibile la chiesa rupestre di origine medievale dedicata agli apostoli S. Pietro e Paolo costruita nel VI sec. d.C.; l'edificio é caratterizzato da un altare in roccia tagliata; sulla sinistra della chiesa, é situata una grotta nota come “Casa dei Pellegrini”;
Chiesa Matrice: eretta nell'XI sec., ha la facciata ricostruita nel 1379 e in seguito sopraelevata; notevole é il portale romanico; al suo interno si trova l'altorilievo dell'Annunciazione del XVI sec.;
Casa natale di S. Francesco De Geronimo: sorge vicino alla chiesa omonima e fu l'abitazione natale del Santo Grottagliese;
Chiesa della Madonna del Carmine: fu costruita nel XV sec. su un'unica grotta in cui si conservava un affresco della Vergine Maria; al suo interno sono visibili tele e ceramiche di elevato valore; tra le tele si ricorda quella del pittore italiano Paolo Domenico Finoglio, che campeggia alle spalle del fonte battesimale; meritano interesse le preziose ceramiche, un antico Crocifisso ligneo e il presepe policromo in pietra di Stefano da Putignano del 1530;
Palazzo Cicinelli: (XV sec.) fu la sede dei feudatari della città; oggi dell'antico edificio si conserva solo il corpo;
Palazzo Urselli: del XV sec., conserva ancora l'originale facciata rinascimentale;

Escursioni
Marina di Pulsano: é oggi un'amena località di mare in bella posizione e con una folta pineta. Scavi hanno portato alla luce insediamenti umani nel suo territorio risalenti all'età del Bronzo; vi abitarono i Lapigi (in Salento chiamati Messapi). La città fu dominio greco e romano e nel Medioevo fu feudo di molti signori. Fece successivamente parte dell'impero bizantino, del Principato di Taranto, del Regno di Sicilia (XIII sec.) e del Regno di Napoli (1262-1816). Conserva il Castello, dove nel 1800 Gioacchino Murat vi trasferì i tre cannoni per la difesa contro gli Spagnoli nonché la Torre dell'Orologio e resti delle mura pulsane del 1748.
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