Collina
Mare
Lamezia Terme
Dalla sua posizione geografica che trovasi posizionata all'estremità Occidentale dell'istmo di Marcellinara, è la striscia di terra più stretta della penisola Italiana, dove il Tirreno dista, in linea d'aria, circa 30 km dallo Ionio.
Anche se la cittadina è stata costituita solo il 4.1.68 con l'accorpamento dei comuni di Nicastro e Sambiase, nel suo territorio sono stati rinvenuti reperti archeologici del periodo Italico (popoli Osco-Umbri tra il II millennio aC e il I millennio dC) e del periodo Magno greco.
Nel medioevo nacquero due dei tre insediamenti che compongono l'attuale Lamezia Terme:
Nicastro: prettamente commerciale; la cui storia ha inizio in epoca bizantina tra il IX e il X sec. Con la costruzione dell'avamposto militare "neo castrum" da cui il quartiere prende il nome.
In epoca Normanna viene edificato il castello. In epoca Sveva vi soggiornò l'Imperatore Federico II e il castello fu utilizzato anche come prigione per il figlio ribelle dell'Imperatore, principe Enrico detto "lo sciancato".
Il quartiere più popoloso di Lamezia, sarebbe una delle città più antiche d'Italia, fondata da Askenaz, pronipote di Noè che dall'Armenia si sarebbe spostato in Calabria e fu abitata da Ausoni ed Enotri.
La città è stata identificata anche con l'antica Numistro o Numistra per cui la via principale è stata chiamata "Corso Numistrano".
Sambiase: prettamente agricola, nasce verso il IX sec intorno al Monastero S. Biagio.
Durante il periodo Ellenico (fine II sec aC) nel sud Italia e nel territorio di Lamezia Terme si insediarono la cittadella di Melea e parte della città di Terina, di cui è rimasto solo il mosaico di una villa greca nella Chiesa Beata Vergine del Carmine e delle monete Terinesi a Caronte e il tesoretto di Acquafredda, conservate nel Museo archeologico Lametino.
S.Eufemia Lamezia: La sua storia è documentata ai tempi Normanni; è stata sede di un baliaggio (area di giurisdizione di un balivo) assegnato all'ordine dei Cavalieri Gerosolinitani, oggi noti come: Sovrano Militare Ordine di Malta.
Architetture Religiose
- Cattedrale SS. Pietro e Paolo: fondata dalla contessa Erimburga nel 1100, stile Normanno; distrutta dal terremoto nel 1638, fu ricostruita più grande in stile barocco;
- Chiesa di S. Pancrazio (Sambiase) del 1595; un documento attesta che fu costruita per volere dell'Università di Sambiase; ha una cupola con numerosi lavori in stucco e vi si conservano numerosi affreschi;
- Chiesa di S. Antonio con annesso il convento: costruita dopo il terremoto del 1638. Di notevole valore è il quadro del Santo datato 1664;
- Chiesa di S. Francesco di Paola: quattrocentesca;
- Chiesa del Carmine: da un bollario Carmelitano risulta che Mons. Antnio Facchinetti, poi papa Innocenzo IX, fondò nel 1566 il convento del Carmine in un luogo ove ricadevano i ruderi di una piccola Chiesa dedicata a S. Giovanni appartenente ai Benedettini di S. Eufemia;
- Chiesa della Veterana: nasce legata a una leggenda secondo la quale, la Madonne delle Grazie apparve in sogno a una delle figlie di Federico II esprimendo il desiderio di una Chiesetta sul colle di fronte al castello. E' chiamata veterana perchè è la Chiesa più antica di Nicastro;
- Chiesa di S. Teodoro: non si conosce la data di fondazione anche se è attestata nei documenti a partire dal 1511; presenta un orologio del 1840 sul Campanile e l'interno in stile barocco;
- Chiesa di S. Domenico: conserva numerosi affreschi e il quadro del Santo che ha una cornice barocca ad intaglio dorata del 1647; un ostensorio d'argento fuso e sbalzato dell'800; di pregio è l'organo settecentesco;
- Chiesa di S. Francesco di Paola: costruita ex novo negli anni 50;
- Chiesa di S. Caterina: non si conosce la fondazione ma fu ampliata nel XVI sec;
- Chiesa dell'Annunziata: nel 1601 vi era già una congregazione religiosa sotto il titolo di S. Giovanni al cui Santo era intitolata la Chiesa stessa;
- Chiesa dell'Immacolata: del 600, era sede dell'omonima congregazione, come si evince da un documento del 1762 indirizzato al re Ferdinando IV di Borbone;
- Chiesa di S. Maria la Spina: la tradizione vuole che un contadino, andando nel bosco a far legna, vide una donna bellissima che lo invitava a roncare lo spineto (conservato tutt'ora appoggiato al muro della Chiesa della Spina); eseguito l'ordine, il contadino vide apparire un dipinto parietale raffigurante la Madonna col Bambino. Per il servizio reso, la bella donna regalò una moneta d'oro al contadino con cui sfamò la famiglia per un bel po di tempo. In seguito, in quel sito venne costruita una Chiesetta intitolata "S. Maria detta la Bella".
Architetture Civili
- Casa di Francesco Fiorentino: Sambiase 1.5.1834 – Napoli 22.12.1884; Filosofo e storico;
- Casa di Franco Costabile: Sambiase 27.8.1924 – Roma 14.4.1965; Poeta ermetico Italiano;
- Palazzo di Giovanni Nicotera: Sambiase 9.9.1828 – Vico Equense 13.6.1894; Politico e patriota Italiano.
Architetture Militari
- Bastioni di Malta: del 1550, costruito per fronteggiare le scorrerie Saracene;
- Ruderi del Castello Normanno-Svevo: fatto costruire nell'XI sec dai Normanni a difesa della Piana di S. Eufemia;
- Ruderi della porta di S. Antonio: rappresentava la porta d'ingresso dell'ex comune di Nicastro, restano visibili solo i due grandi pilastri;
A Nicastro, è interessante la visita del nucleo antico (rione S. Teodoro), coronato dalle rovine del Castello Normanno-Svevo.
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