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Locri

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Deriva dall'antica Locri Epizefiri città magnogreca, fu fondata nel VII sec. a. C. e Gerace, città medievale costruita nel IX sec..
Dopo la conquista romana, Locri Epizefiri, a seguito di scorrerie Saracene e turche, nonchè dalla piaga della malaria, gli abitanti si spostarono sulle colline dove sorse Gerace.
Nel XIX sec., la popolazione tornò alla zona costiera e si sviluppò Gerace Marina.
Nel 1934, il comune di Gerace Marina, assunse l'attuale denominazione di Locri.

Monumenti
Cattedrale di S. Maria del Mastro: risale al 1933 in stile romanico lombardo con interno a croce latina a tre navate e lateralmente de piccole cappelle; custodisce una scultura marmorea raffigurante il vescovo Francesco Saverio Mangeruva e il sarcofago del vescovo Michele Alberto Arduino.
Monumento ai cinque martiri: eretto ai martiri per l'unità nazionale che furono fucilati l'11 ottobre 1847 e lavorati da scultori carraresi nel 1872.
Monumento a Nosside: sito sul lungomare dedicato alla poetessa magno-greca e scolpito da Tony Custureri.
Di particolare interesse è l'area archeologica; dei templi; dei teatri; e delle mura di cinta di epoca magno-greca e soprattutto al completissimo Museo: ”antiquarium” che espone migliaia di reperti archeologici di epoca preellenica, magno-greca e romana. Si trova all'interno dell'area archeologica nei pressi di un deposito votivo dedicato a Zeus fulminante gli scavi risalgono al V sec. A.C.
Dal teatro provengono alcune antefisse a maschera silenica risalenti al VI e IV sec. a. C.; dal Santuario delle Ninfe provengono un modello fittile di grotta, bambole, piccole erme con le tre teste e il toro; dagli scavi di Centocamere provengono materiali di diverso genere come: antefisse a palmetta, a gorgoneion (nell'antica Grecia era un pendente o un pannello di una porta in legno raffigurante la testa di un dio destinato a proteggere la casa da ospita sgradito) o a teste di silene; un sostegno di braciere; arule raffigurante una pantera che azzanna un toro; statuette in terracotta. Dal Santuario di Persefone provengono tavolette di argilla; statuette della dea o fanciulle offerenti; ceramiche corinzie ma soprattutto attiche dal VI sec. a. C. Dal Santuario della necropoli di Lucifero provengono corredi tombali del VI al IV sec. a. C. consistenti in ceramica a figure nere, coppe ioniche, arule lucresi, askoi zoomorfi (antica forma vascolare greca in ceramica usata per verare piccole quantità di liquidi oleosi), specchi e strigili bronzei.
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