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Rodi Garganico

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Di origine cretese, la città fu abitata dai Greci e nell'VIII sec. a. C. dagli abitanti dell'isola di Rodi; sono molte le prove della presenza di insediamenti umani preistorici (paleolitici e neolitici) sul suo territorio e la sua origine é stata collegata ai Greci da molti storici.
Con la caduta di Roma, si susseguirono tempi difficili per Rodi Garganico: fu distrutta dai Goti nel 485 d. C., ricostruita nel 553, attaccata dai Saraceni nel 950, occupata dagli Aragonesi nel 1461 e feudo di Alfonso IV d'Aragona.
Un nuovo periodo di splendore lo ebbe nel XVI sec. grazie alla produzione agrumaria (arance e limoni femminello), risalente al Medioevo, oggi riconosciuta con il marchio I.G.P.
Il centro storico, con le mura di cui é cinto, é di origine medievale ed é caratterizzato da vicoli stretti, in buona parte ripidi e con tracciati intricati che si insinuano in un tessuto urbano costituito da case di uniforme aspetto architettonico, realizzate in modo tale che da ognuna é possibile vedere il mare.

Monumenti
Santuario della Madonna della Libera: é il luogo in cui da secoli si venera il quadro della Madonna della Libera; in origine abbazia, venne successivamente inglobata nel centro storico. La navata centrale risale ai primi del 1700, quando fu ampliata poiché divenuta insufficiente ad accogliere la crescente affluenza di pellegrini; lo stile architettonico é un barocco-pugliese. L'altare maggiore, marmoreo, risale al 1873 e conserva quattro tele di scuola napoletana;
Chiesa del SS. Crocifisso: dopo i danni del terremoto del 1679, fu restaurata nel 1695; conserva una bella statua lignea del Cristo morto, realizzata da una scuola napoletana del Seicento;
Chiesa S. Nicola di Mira: costruita nel 1680, conserva le reliquie di S. Cristoforo e S. Teodoro; accanto si eleva il campanile alto più di 20 metri, realizzato in due periodi diversi: la torre, in stile romanico fu eretta nel XII sec., durante la dominazione normanna; mentre al XIII sec. risale la struttura ottagonale con la sovrastante cupola in stile gotico orientale, che fino al XVII sec. fu adibita a torre di vedetta;
Chiesa di S. Barbara: é situata fuori le mura del paese ed é documentata in uno scritto del 1091, come dipendenza dell'Abbazia di Benevento. La struttura tra il 2009 e il 2010 ha subìto il crollo della facciata principale poiché era in precario stato di conservazione;
Chiesa di S. Pietro: anticamente faceva parte di un convento del 1216, quando S. Francesco si recò in pellegrinaggio presso la grotta di S. Michele Arcangelo a Monte S. Angelo; di fronte all'ingresso principale é ancora visibile il chiostro inglobato nelle abitazioni.

Aree Naturali
Oasi agrumaria: percorrendo le strade rurali che dal lungo mare fino a S. Menaio salgono verso le colline, é possibile ammirare vaste colture di arance e limoni. A maggio, periodo di fioritura, é possibile percepire l'intenso profumo di zagare, diffuso sulle colline e nella località di mare;
Faraglioni: piccoli faraglioni arricchiscono il tratto di costa con un antico trabucco, imponente struttura in legno usata per la pesca, tipica del Gargano e come tale tutelata dal parco nazionale.
Quartiere chépe abbasce (a testa in giù) é caratterizzato da vicoli stretti, con tracciati intricati, ripide scalinate, archi, piazzette nascoste e terrazze panoramiche.

Escursioni
Lago di Varano (a 12 km): é un bacino costiero, ricco di fauna ittica e diviso dal mare da una fettuccia sabbiosa con pineta e spiagge;
Chiesa di S. Spirito e Convento dei Cappuccini: (a due km): sorge nei pressi della sorgente detta “del Pincio” su una collina che domina l'intera località di mare di levante; il primo convento cappuccino del Gargano, edificato nel 1538, comprende anche la chiesa, consacrata nel 1678, che oltre ad ospitare nei suoi sotterranei, antiche tombe di ecclesiastici e laici, presenta un piccolo chiostro di notevole valenza architettonica. Degni di nota sono gli altari barocchi delle tre cappelle laterali, i bassorilievi raffiguranti le figure dei Santi e la volta della chiesa, completamente decorata con affreschi antichi raffigurante lo Spirito Santo; inoltre é ancora conservata un'antica preziosa campana fusa a Venezia nel 1782.
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