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Recanati

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L'antico insediamento del IV sec. a.C. divenne fortificazione nel tardo Impero, fu poi dominio dei Longobardi e passo' alla Chiesa con una donazione di Pipino il breve. Divenne comune nel XII sec. e fu residenza di papa Gregorio XII durante lo scisma d'Occidente nel 1415.
Nel 1798 subi' l'occupazione francese da parte delle truppe napoleoniche; partecipo' ai moti risorgimentali. Nel 1848 Giuseppe Garibaldi volle transitare nella cittadina per soccorrere Roma, capitale della Repubblica Romana, a cui Recanati apparteneva. Nel 1860 Recanati fu annessa al Regno d'Italia in seguito alla Battaglia di Castelfidardo.
Quando il cielo e' sereno, da Recanati si vedono i monti della Dalmazia nonche' le cime degli Appennini; le cime dei Monti Sibillini (il Monte Vettore, Monte S. Vicino, lo Strega e il Catria) sono ben visibili.
Come altri centri marchigiani, Recanati e' la tipica 'citta' balcone' per l'ampio panorama che permette di godere.

Monumenti
Palazzo Comunale: edificio ottocentesco, ospita la Pinacoteca Civica e il Museo Beniamino Gigli; sulla piazza, risistemata nel 1800 e dominata dalla Torre del Borgo del XII sec. sorge il Monumento a Giacomo Leopardi.
Chiesa di S. Domenico: di origine romanica, fu rifatta nel 1400; il portale in marmo e' datato 1481 e nell'interno, settecentesco, vi e' un affresco staccato di Lorenzo Lotto;
Chiesa di S. Anna: risale al XV sec.; al suo interno conserva una riproduzione, in forme ridotte, della Casa di Loreto del 1920.
Chiesa di S. Filippo: ha la facciata del XVIII sec. con un interno barocco, ricco di altari, cori e pulpiti.
Mura: munite da due torrioni da difesa, furono costruite all'inizio del 1400 dagli Sforza.
Chiesa di S. Francesco: risale al XIII sec. e fu rimaneggiata nel XIV e nel XVIII sec.; al suo interno vi sono custodite due opere di Palma il Giovane: 'la Resurrezione' e 'l'Immacolata'.
Cattedrale: fu eretta verso la fine del 1300 su di una chiesa piu' antica e ristrutturata nel 1500 e nel 1700; ha degli archi ribassati molto particolari e delle belle finestre in stile rococo'.
Museo Diocesano: ha sede nell'Episcopio, del XIV sec., adiacente alla Cattedrale; vi sono custoditi dipinti del 1400, 1500 e 1600; in particolare meritano particolare interesse una 'Sacra Famiglia', attribuita al Mantegna, una 'S. Lucia' del Guercino e un polittico di Ludovico Urbani del 1476.
Villa Colloredo: costruita nel XII sec., ha un vasto parco con un acquario, uno zoo e un museo di storia naturale;
Palazzo degli Studi: fu eretto nel 1400 su progetto di Giuliano da Maiano e rimaneggiato nel XVIII sec.
Palazzo Roberti: edificio in stile barocco, ha una facciata e uno scalone disegnata da F. Bibbiena.
Chiesa di S. Agostino: risalente al XIII sec. e' aperta da un portale in pietra d'Istria del XV sec. di Giuliano da Maiano; l'interno e' attribuibile a F. Bibbiena; accanto alla chiesa vi e' l'ex , con uno scalone del Bibbiena e il Chiostro da cui e' visibile il campanile detto la 'Torre del Passero Solitario'.
Chiesa di S. Vito: fu costruita nell'XI sec. e ampliata nel 1400 e nel 1600; la facciata, realizzata in mattoni, fu disegnata dal Vanvitelli; al suo interno sono custodite tele di: Damiani, Valeriani e De Matteis.
Palazzo Leopardi: l'edificio settecentesco e' la casa natale del poeta ed e' tutt'ora abitato dai suoi discendenti; e' consentita la visita alla Biblioteca, nella quale sono raccolte le opere del Leopardi, alcuni originali di poesia e l'unico ritratto del poeta; Accanto al palazzo, sorge la suggestiva Piazzetta del Sabato del Villaggio con la casa di Silvia e la Chiesa di S. Maria di Montemorello, che ha una caratteristica fonte battesimale, dove nel 1798 venne battezzato Giacomo Leopardi.
Colle dell'Infinito: poco distante dal palazzo, era una delle passeggiate preferite dal poeta, eternato nei magnifici versi; il colle e' sovrastato dall'edificio quattrocentesco del Monastero di S. Stefano.

Escursioni
S. Maria di Castelnuovo (a due km.): la Chiesa del XII sec. ha la facciata a capanna con un pregevole portale duecentesco. I lavori di restauro al suo interno hanno riportato alla luce la struttura antica della chiesa e affreschi quattrocenteschi.
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