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San Teodoro

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Ubicato nella regione storica della Gallura alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu. Nel territorio, sono state rinvenute tracce di frequentazioni preistoriche, sia di età neolitiche che di età nuragica. L'itinerarium Antoninianum, documento del III sec, d. C., attesta l'esistenza di un centro abitato della dominazione romana, denominata: 'Coclearia' nome di cui non resta nessuna testimonianza scritta fuori dell'itinerarium.
Dalla fine dell'età classica e l'intero periodo alto-medievale, le vicende del territorio risultano avvolte nell'oscurità. Del dominio bizantino vi è la Chiesa di S. Teodoro di Amasea, soldato romano d'oriente, martire del IV sec. d. C.
Al periodo Giudicale risalgono i primi documenti scritti e finora rintracciati. Dopo il Giudicato di Gallura, fu possesso della Repubblica marinara di Pisa.
Dal XVI al XIX sec. Le varie cale e calette, erano frequentate da navi barbariche.
Nell'800, i Savoia, riscattarono ed eliminarono i feudi dal territorio.

Monumenti
Chiesa di S. Teodoro: XVII sec. Ubicata nel centro storico; abbattuta e ricostruita negli anni 50 del sec. XX.
Chiesa di S. Antonio da Padova: edificata negli anni 20 del XX sec. ricostruita e ampliata negli anni 70.
Oggi, S. Teodoro, è un'amena località balneare con case vacanza; appartamenti; Residence e Bungalow club village.
Vicino Cala Ghilgolu si trovano i resti di uno scoglio denominato 'la tartaruga'.
Museo del mare.
Padru: limitrofo borgo che con la sua area di interesse naturalistico ci offre il neonato Parco Naturale Regionale di Tepilora, S. Anna e Rio Posada, con le sue casette costruite con fango e pietre, esso si arrampica su di una montagna incontaminata offrendoci un panorama mozzafiato, il quale spazia da 'Sa Contra 'e s'ifferru' (la roccia che conduce all'inferno); lo sguardo si volge a 60 gradi donandoci la vista di vallate e rilievi montuosi di mezza Sardegna sino a scorgere la catena del Gennargentu.
Torpè: altro borgo limitrofo ci offre la possibilità di ammirare i nuraghi del suo territorio come:
Nuraghe S. Pietro: è situato su di un piccolo rilievo che si erge in mezzo alla piana ed è uno dei monumenti preistorici più importanti della subregione delle Baronie. Esso è costituito da un mastio centrale e quattro torri laterali aggiunti e realizzati con grossi blocchi sbozzati in trachite rossa locale.
La torre centrale ha un diametro interno di metri 4; è affiancato da una garitta di guardia larga metri 1,2 e profonda metri 2,2. Un breve corridoio conduce all'amiente centrale in cui vi sono tre nicchie disposte a croce, esse sono realizzate con muri aggettanti i quali terminano in arco a sesto acuto. Il cortile è l'unico accesso alla torre centrale. A qualche metro distante sorge il villaggio nuragico di S. Pietro. I numerosi reperti che gli scavi hanno restituito sono custoditi presso il Museo archeologico di Nuoro.
Altri nuraghi esistenti nel territorio: Nuraghe Betzu; Nuraghe Pedras; Nuraghe Rampinu; Nuraghe Sa Menta; Nuraghe de sa sedda sas crejuras; Nuraghe de Santu Juanne; Nuraghe Tibillas; Nuraghe Ulìana.
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