Mare
Villasimius
Fu abitata fin dai tempi remotissimi come testimoniano le Domus de janas risalenti al periodo prenuragico e dai resti di nuraghe del II millennio aC.
I Fenici la frequentarono dal VII sec aC.
Intorno al 540 aC sopraggiunsero i punici e poi i Romani.
Nel medioevo fece parte del Giudicato di Cagliari fino al 1257, per passare poi sotto il controllo di Nino Visconti Giudice di Gallura e di Pisa.
In seguito vennero gli Aragonesi e gli Spagnoli che costruirono fortezze e torri di avvistamento.
Il 17 agosto del 1862, il consiglio comunale decise di cambiare il nome alla città, da Carbonara a Villasimius (non se ne conoscono le motivazioni).
Le risorse economiche della città erano in origine legate all'agricoltura e alla pastorizia (non alla pesca nonostante sul mare) e, dal 1875 agli anni 50 all'estrazione del granito.
Il turismo per la villeggiatura estiva inizia dagli anni 50 ma, solo dopo gli anni 60 si sviluppa come attività principale, facendo del luogo uno dei più frequentati della Sardegna e del mediterraneo.
Monumenti
- Parrocchia di S. Raffaele Arcangelo;
- Chiesa di S. Maria;
- Le torri costiere;
- La fortezza vecchia di Villasimius;
Siti archeologici
- Insediamento fenicio-romano di Cuccureddus;
- Edificio termale di S. Maria;
- Necropoli di Cruccuris;
- Necropoli di Accu Is Traias
Escursioni
Torre S. Caterina (5 km): sorge sul promontorio di Capo Carbonara in magnifica posizione panoramica sul golfo di Cagliari.
Costa Rei (20 km): è un lungo tratto costiero tra vasti arenili e picchi rocciosi. E' zona di sviluppo turistico.
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