Collina
Varese Ligure
Di origini medievali fu a lungo legato al potere feudale della famiglia Fieschi. L'odierna denominazione di “Varese Ligure“ risale al 1862. L'abitato è formato da due quartieri “Borgo Rotondo” sorto nel 1300 e sito nel centro storico, voluto dai Fieschi per il controllo e difesa del territorio; è formato da uguali case in pietra le quali disposte lungo il perimetro, racchiudono le due piazze principali (piazza Fieschi e piazza Castello), dove nei sottostanti portici si svolgono attività commerciali e “Borgo Nuovo” il quale si è sviluppato sec. XVI come centro commerciale.
Monumenti
Chiesa di S. Giovanni Battista: risalente al 1648 in forme barocche a croce latina e divisa in tre navate e undici altari laterali; nella volta a botte vi sono affreschi ad opera di Giuseppe Galeotti con scene di vita del Santo titolare. Tra le opere pittoriche e scultoree custodisce donazioni dalle nobili famiglie locali come il dipinto del sec. XVI raffigurante S. Giovanni decollato; la tela dell'Immacolata Concezione ad opera del pittore genovese Luigi Scillero; una statua in alabastro la quale riproduce la Madonna col Bambino che fu portata dall'Inghilterra dal conte Pietro Giulio Cristiani nel 1551 ed essa è un'opera di uno scultore inglese del quattrocento; due tele che riproducono episodi della vita di S. Giovanni Battista, sono poste ai lati dell'altare maggiore in stile barocco e sono opera di Felice Guascone come anche il dipinto raffigurante la Madonna del Rosario.
Nella parte destra della Chiesa ammiriamo tele di Giovanni Andrea e Gregorio De Ferrari; una statua in legno dello scultore Anton Maria Maragliano raffigurante la Madonna della Visitazione e portata in processione nelle feste patronali; statua in legno del sec. XVIII raffigurante la Madonna della Cintura e posta sopra il coro ligneo di noce risalente al sec. XVI.
Chiesa di S. Filippo Neri e S. Teresa d'Avola: risalente al sec. XVII in stile barocco; esternamente si presenta con facciata in stile barocco a due ordini e delimitata da due campanili gemelli. L'interno a navata unica spartito da lesene in stile corinzio e custodisce tra l'altro una tela che raffigura l'incontro di S. Francesco Saverio con S. Domenico; tela attribuita a Gregorio De Ferrari raffigurante l'Apparizione della Vergine Maria a S. Francesco Saverio e un gruppo ligneo del sec. XVIII posto sull'altare maggiore e raffigurante la Madonna di Caravaggio.
Oratorio dei Santi Antonio e Rocco: risalente al sec. XVII in stile barocco ed è la sede dell'omonima confraternita fondata nel 1451 e ancora attiva. Al suo interno custodisce diverse decorazioni, affreschi e ornamenti religiosi tra cui crocifissi processionali, fanali e pastorali. La volta ci presenta un ciclo di affreschi del pittore Giuseppe Galeotti, mentre alle pareti vi sono raffigurati i dodici Apostoli e sul portone d'ingresso campeggia una copia raffigurante l'ultima cena del Careggio.
Oratorio di S. Sabina: risalente al sec. XVII ed è una Chiesa gentilizia dei conti Chiappe, esso reca affreschi ad opera di Giuseppe Galeotti ed oggi viene utilizzato come sede di attività culturali.
Chiesa di S. Pietro: del sec. XIX sita nella frazione di Buta del comune di Varese Ligure ed eretta sui resti di un preesistente tempio; frammenti di bassorilievi cristiani del VII sec. sono incastonati nel campanile della Chiesa.
Chiesa di S. Lorenzo: del 1664 sito nella frazione di Caranza del comune di Varese Ligure; nel 1934 era prevosto il sacerdote Giovanni Battista Pardini il quale nel 1953 fu nominato vescovo di Jesi nelle Marche.
Chiesa di S. Pietro: del sec. XII sito nella frazione di S. Pietro Vara nel comune di Varese Ligure ed è considerata una delle più antiche della vallata, documenti attestano la sua nomina a rettoria nel 1176. Al suo interno custodisce un trittico di Luca Cambiaso e un trittico in marmo datato 1548.
Castello dei Fieschi: risale al sec. XV epoca medievale in buono stato di conservazione, esso completò l'opera urbanistica nel centro denominata “Borgo rotondo” una sorta di cittadella fortificata. Nel 1436 venne eretta la torre più alta detta del Piccinino in ricordo del condottiero che espugnò Varese, mentre la torre più bassa di forma cilindrica e base a scarpa venne realizzata sotto la dominazione dei Landi tra il 1472 e il 1479.
Nel 1547 divenne proprietà della Repubblica di Genova la quale istituì la podesteria (podestà), con la realizzazione dei finestroni nella torre dei Landi divenendo sede del podestà locale e delle carceri. Oggi è proprietà del comune ed ospita convegni, mostre e manifestazioni.
Castello di Monte Tanano: risalente al 1492 e per conquistarlo Gian Luigi Fieschi fece arrivare nei pressi del castello un gruppo di armati facenti parte dell'esercito del re Ferdinando I di Napoli, convocando anche gli abitanti dei paesi vicini comprese donne e bambini, ai quali consegnò tamburi, corni e bandiere. Nella notte accesero gran fuochi diffondendo i suoni dei corni e tamburi mentre il gruppo d'armati cominciò l'assalto; le truppe all'interno convinti di essere assaliti da un gruppo impressionante di nemici abbandonarono la difesa.
La sua distruzione fu voluta dallo stesso Gian Luigi Fieschi per evitare nuove conquiste da parte di nemici e per contenere le spese di costruzione del nuovo quartiere lungo la sponda sinistra del Crovana, le case presentano alla base enormi pietre che l'Abate Cesena nella cronaca dice e si legge “provenire proprio dal castello di Monte Tanano”. Oggi i suoi ruderi dominano la valle dello Stora.
Torre civica: originariamente era il campanile della Chiesa di S. Croce degli Agostiniani la quale venne soppressa nella dominazione napoleonica alla fine del settecento, la Chiesa sconsacrata nel sec. XX è adibita ad attività culturali.
Ponte di Grecino o Grexino sito nello storico quartiere, è un ponte ad unica arcata realizzato nel 1515 e sovrasta il torrente Crovana.
Musei
Nella frazione di Cassego del comune di Varese Ligure si può visitare il museo contadino, il quale espone documenti e oggetti legati alle attività artigianali e antichi mestieri
Aree naturali Dotato di tre siti di interesse comunitario per il loro particolare interesse naturale e geologico: il primo ha una superficie di oltre tremila ettari; il secondo di circa 68 ettari e il terzo di una superficie di 1130 ettari.
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