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Gignod

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Durante il medioevo fece parte dei patrimoni della signoria locale dei baroni di Gignod, i quali si estinsero nel sec. XIII e dei baroni di Quart.

Monumenti
Torre: di epoca medievale sec. XII e si trova in località Chateau del comune di Gignod; essa fu una delle tante torri di avvistamento sparse in Valle d'Aosta, mentre la torre è giunta fino a noi il maniero principale servì per la costruzione della Chiesa del borgo. La torre si presenta a noi in una tozza costruzione a pianta quadrata alta circa 10 metri e ad una notevole altezza dal suolo si trova la porta di accesso, permettendo in caso di pericolo di poter ritirare la scala a pioli in legno. Sulla porta è presente un arco cieco di scarico in pietra, essendo senza finestre nei muri risaltano i fori di innesto delle travi di sostegno in legno, i quali reggevano i piani interni.
Il borgo è localizzato sul tracciato della via Francigena, è stato recentemente valorizzato e dedicato agli escursionisti i quali vogliono ripercorrere gli antichi sentieri già seguiti dai salassi e dai romani.
Chiesa di S. Ilario: sec. XV con campanile massiccio e caratterizzato da aperture a bifore. All'interno della Chiesa è di rilievo l'altare maggiore di epoca barocca e un interessante ciclo di affreschi del sec. XV.
Nella frazione “Capoluogo“ ha sede la biblioteca comunale.
Allein è un borgo confinante il quale durante il fascismo dal 1939 al 1946 si chiamava “Alleno” e dal 1946 al 1976 “Allain” è un comune sparso Italiano il quale nell'anno 2017 supera di poco i duecento abitanti. In epoca romana dal suo territorio vi passava la strada che conduceva a “Octodurus“ l'odierna “Martigny” antica via dei Salassi divenuta una delle arterie principali della Valle d'Aosta.
Nel sito della primitiva Chiesa nei pressi di una vasca in pietra, si trova un frammento di muro con l'iscrizione “Maria anno MVII leprosis laboravit” è il documento più antico che rivela la presenza della lebbra in Valle d'Aosta.
Una casa risalente al medioevo si trova nella frazione di “Allamanaz” sec. XVI, mentre una casa-forte del sec. XV è presente nel villaggio “Ayez“ ed è un classico esempio di architettura rurale tardogotica. Essa si presenta quasi a secco in pietra murata, finestre in pietra lavorata con il caratteristico motivo a chiglia rovesciata; oggi ospita il Museo del carnevale de la Coumba freida. E' un museo etnografico dedicato interamente al carnevale della Coumba froida.
Chiesa di S. Stefano: menzionata per la prima volta nel sec. XIV, è un edificio dalle linee classiche con quattro lesene in facciata e termina con un timpano tradizionale; di stile sobrio e artistico è il campanile a cuspide.
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