Mare
San Mauro a Mare
Il paese è attestato in un documento del 1191 come “Fundun Sancti Mauri“ e nel sec. XII esisteva una Chiesa dedicata a S. Mauro vescovo di Cesena. Fu possesso dei Malatesta e nel sec. XV papa Paolo II concesse il feudo agli Zampeschi; divenne possesso di altre famiglie e nel sec. XVII tornò aggregato al territorio di Savignano sul Rubicone.
Nel 1889 viene inaugurato il tratto ferroviario Ferrara-Rimini e fu determinante per il primo nucleo urbano. Nel 1928 l'istituzione della statale SS16 trovava S. Mauro come un gruppo di villette. Per Regio Decreto nel 1932 il nome viene cambiato in S. Mauro Pascoli in onore del poeta Giovanni Pascoli nato a S. Mauro nel 1855 e S. Mauro al mare diventa S. Mauro a mare. Negli anni 50 del sec. XX ha inizio lo sviluppo turistico raggiungendo l'apice negli anni 70.
Monumenti
Casa di Giovanni Pascoli: a poca distanza dalla centrale piazza Mazzini, qui nacque il 31 dicembre 1855 e vi trascorse l'infanzia; dal 1924 è “MONUMENTO NAZIONALE“ una lapide riporta alcuni versi tratti dalla poesia “Casa mia – M'era la casa avanti / tacita al vespro puro / tutta fiorita al muro / di rose rampicanti”. Oggi è casa-museo e custodisce oggetti appartenuti alla madre del poeta, la sua culla, i mobili dello studio di Bologna e documenti, dediche, fotografie, carteggi e lettere conservate dalla sorella Ida.
Il percorso della casa è stato allestito con un percorso botanico-poetico, versi del Pascoli ricordano le piante presenti anche durante la sua fanciullezza. Il mausoleo della famiglia Pascoli si trova nel cimitero del paese, il quale custodisce i componenti della famiglia ma non il poeta, il quale con la sorella Ida e Mariù sono sepolti a Castelvecchio Pascoli una frazione del comune di Barga sita nella provincia di Lucca.
Torre: la tenuta dei principi Torlonia comprende una villa chiamata “Torre di Giovedia“ o più semplicemente “la torre“, il complesso comprende anche una cappella e alcune case coloniche abitate; il cortile viene utilizzato per ospitare rappresentazioni teatrali ed eventi culturali.
Fornaci romane: sono state rinvenute nei pressi della villa Torlonia le quali venivano utilizzate per la fabbricazione di laterizi, essi si presentano con la parte inferiore dove bruciava il combustibile e la parte superiore dove venivano messi i mattoni a cuocere.
Cappella della Madonna dell'Acqua: eretta nel 1616 per volontà del vicario vescovo di Rimini, i fronti della Chiesa sono ricchi di elementi architettonici e decorativi, mentre l'interno a navata unica con abside coperta da volta a botte. Giovanni Pascoli amò molto la Chiesetta che nel maggio del 1897 scrisse: “... e l'ospite saluterà commosso il mio mondo ideale che ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centro la chiesuola della Madonna dell'acqua e il camposanto fosco di cipressi ...”.
Ex Oratorio di S. Sebastiano: risale al sec. XVIII e oggi è parte della residenza municipale e viene utilizzato come sede espositiva.
Ponte romano: sito a Savignano sul Rubicone da alcuni storici viene collocato all'epoca di Ottaviano Augusto, costituito da tre grandi arcate di pietra poggianti su due piloni centrali e formato da grandi blocchi di pietra d'Istria; lungo 24 metri e le tre arcate hanno una larghezza di 6,50 metri. Fu fatto saltare dai tedeschi in ritirata nel 1944 e nella ricostruzione eseguita con gli stessi blocchi in pietra venne eliminata ogni sovrastruttura posteriore all'epoca romana come il rivestimento medievale in mattoni.
Castello di Ribano: sito a sud di Savignano e in realtà è una casa padronale fortificata citata in un documento del sec. XII. I monaci camaldolesi nel cinquecento l'ampliarono e la ristrutturarono usandola come convento; oggi è un importante azienda enologica che continua una tradizione millenaria con produzioni di uve e vini pregiati.
Palazzo comunale: risalente al 1762 di Savignano sul Rubicone il quale presenta elementi caratteristici come il porticato antistante con lapidi storiche, la cimasa con il grande quadrante dell'orologio e la torre civica.
Monte di Pietà: istituito nel 1551, dopo anni di abbandono è stato restaurato e il portale riporta ancora la scritta nell'architrave “Sacer Mons Pietatis“ e oggi fa parte della biblioteca comunale.
Villa Perticari: Ospitò personaggi come George Byron, Gioacchino Murat re di Napoli e papa Pio VII.
Pieve di S. Giovanni in Compito: a Savignano sul Rubicone risalente al sec. XI con facciata a capanna, tetto a doppio spiovente con monofora e bifora sopra la porta. L'interno a navata unica e una serie di capitelli decorati a trapano con motivi a forma di di foglia di vite e acanto; uno dei blocchi dell'antico ponte romano è utilizzato come fonte battesimale. La soglia d'ingresso in pietra rosa di Verona e l'altare in cui sono leggibili delle iscrizioni sono di età romana.
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