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Castrocaro Terme

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Probabilmente si tratta dell'antica “Salsubium“ mentre il nome attuale deriverebbe da “Castrum Cari“ castello eretto per volere dell'imperatore Marco Aurelio Caro nel III sec. Il paese appartenne agli arcivescovi di Ravenna e poi a numerosi feudatari fra cui i conti di Castrocaro e dal sec. XV passò a Firenze. Fino al 1923 afferiva alla provincia di Firenze facendo parte della regione storica “Romagna toscana” o Romagna fiorentina così chiamata perché geograficamente, linguisticamente e culturalmente romagnola, ma storicamente governata dal quattrocento da Firenze.
Nel 1970 con l'applicazione del titolo V parte II della Costituzione è stato assegnato direttamente alla Regione Emilia-Romagna; contrariamente a quanto si crede, non ha mai fatto parte della Regione Toscana, intesa quale ente e non territorio storico.

Monumenti
Chiesa di Santa Reparata: i lavori ebbero inizio nel 1594 per terminare nel 1609 con impianto monumentale classico a croce latina. Al suo interno custodisce il quadro della Madonna del Carmine del 1575 opera di Pier Paolo Menzocchi e la Madonna del Rosario del 1610 ad opera di Francesco Longhi.
Inoltre: paliotti di legno dipinto e a scagliola; un Crocifisso ligneo di scuola toscana risalente al 500; un prezioso organo del 1734 opera di Feliciano Fedeli da Camerino; un coro in noce del sec. XVI e nella sacrestia due rari canterani del seicento e settecento.
Chiesa dei Santi Nicolò e Francesco: risale al quattrocento e custodisce i dipinti: Madonna col Bambino fra S. Stefano e una Santa; Madonna col Bambino fra i Santi Antonio Abate e Giovanni Battista risalente al 1450 entrambi e attribuiti al Maestro di Castrocaro.
Battistero di S. Giovanni: risalente al sec. VIII racchiude un sepolcro d'epoca bizantina, sito nella parte antica dell'abitato assieme ai resti della rocca medievale e la Chiesa di S. Nicolò, la quale fu fondata intorno al mille e ristrutturata poi in forme tardo-gotiche conservando al suo interno pitture a fresco del quattrocento.
Palazzo dei Commissari: o del pretorio è un'imponente e severa costruzione di architettura rinascimentale, dotato di un cortile al suo interno delimitato da un triportico a due ordini. Era sede del tribunale di prima istanza per tutta la Romagna toscana.
Rocca di Montepoggiolo: nata come torre di vedetta nel 906 e quando passò ai Malatesta, divenne uno dei rifugi preferiti di Giancotto Malatesta. La struttura della fortezza ancora esistente è interamente in mattoni su progetto di Giuliano da Maiano (Maiano 1432 – Napoli 1490 scultore, architetto, ingegnere militare e intarsiatore) a pianta romboidale e sugli spigoli bastioni a pianta circolare con muratura a scarpa. Presentava elementi tipici delle fortificazioni medievali come camminamenti di ronda su beccatelli a mensole; uno dei bastioni di proporzioni grandiose fungeva da mastio.
Terra del sole: la città fortezza fu voluta da Cosimo I dè Medici primo Granduca di Toscana, figlio del Capitano di ventura “Giovanni dalle bande nere“ nato da Caterina Sforza e nel 1579 era compiuta la cittadina fortificata, con mura munite di quattro baluardi e due porte. Fu disarmata nel 1772; nel 1848 fu istituito il circondario di Rocca S. Casciano ed essa perse di efficacia giuridica e con Regio Decreto del 4 marzo 1923 fu aggregata alla provincia di Forlì assumendo il nome di Castrocaro Terme e Terra del sole il 31 marzo 1962.
Un Decreto Ministeriale del 1965 l'ha dichiarata centro storico di “notevole interesse pubblico”, tutelandone la conservazione con un vincolo ambientale. Oggi Terra del sole è rovinata dalla strada che la divide in due e dalle numerose case sorte nel dopoguerra.
La cinta muraria che cinge la cittadella sono alte 13 metri per km. Due e 87 metri ai quattro angoli i bastioni. Entro le mura si sviluppa l'insediamento di quattro isolati raccordato dalla vasta piazza d'armi, dove vi sono edifici monumentali: Chiesa di S. Reparata; il Palazzo dei Commissari; quello dei Provveditori; quello della provincia; Palazzo Paganelli; Palazzo Giulianini ed altri. I due castelli che fanno da pittoresco sfondo sono del Capitano delle artiglierie e del Governatore.
Terme: con acque salso-bromo-iodio-litiose e solfuree usate per fanghi, irrigazioni, inalazioni, bagni e aerosol nella cura delle malattie ginecologiche, artroreumatiche e delle vie respiratorie. Poco distante si trova lo stabilimento della “Sorgara“ con acque cloruro-sodico-magnesiache ad azione purgativa e diuretica, utilizzate nelle malattie del fegato e dell'intestino. Importante area naturale è il parco delle terme.
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