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Villa Minozzo

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Di antica origine “Melocium“ fu feudo dei vescovi di Reggio e poi libero comune. Il territorio è quasi tutto compreso nel PARCO NAZIONALE DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO. E' un centro di soggiorno montano.

Monumenti
Torre Amorotto: risale all'anno 1000 adibita a vedetta e difesa.
Torrione di Gova: del castello oggi resta solo la massiccia torre a pianta quadrangolare in pietre.
Rocca di Minozzo: oggi ne restano solo alcune vestigia e nella sua cinta muraria raccoglieva il borgo; i terremoti del 1832 e del 1920 hanno distrutto le torri e il borgo che ancora oggi con le sue rovine suscita curiosità e fascino.
Ponte di cà di Gnano: sul fiume Dolo sorge un interessante ponte stile “schiena d'asino” risalente al sec. XVII e si tratta dell'unico esempio dell'Appennino Reggiano. Sulla sommità del ponte è visibile una maestà ottocentesca posta in una nicchia.
Pozzo di cà de Rossi: si presenta con arco a tutto sesto e dotato di mensole per lo stallo dei contenitori da acqua; vi sono delle nicchie votive con immagini sacre e un concio in pietra reca la data 1889.
Borgo antico “castello di Sologno”: oggi ne resta soltanto qualche muratura nel centro dell'abitato; nella parte superiore del borgo si osserva un'ampia corte ottocentesca con edifici ed in discreto stato di conservazione. Alla corte vi è unito un fabbricato residenziale con portale in arenaria, arco a tutto sesto e chiave di volta cuspidata decorata a basso rilievo, con il simbolo bernardiniano e la corona. Una vicina maestà a pilastro racchiude in una nicchia un dipinto su tavola del XVIII sec.
Nella parte inferiore del borgo s'innalza una torretta seicentesca; le instabili caratteristiche del sub-strato marnoso hanno determinato la ricostruzione di numerosi fabbricati, tra questi un architrave in arenaria orsata che reca la data “1600 MAII”.
Mulino di Gacciola: aggregato al settecentesco mulino mal conservato vi è il nucleo rurale. Vi si trova un ampio portale cuspidato con arco a tutto sesto e recante in chiave il millesimo “C.G.G.C. 1783“; nelle sue vicinanze si trova un oratorio settecentesco in rovina e decorato con motivi a lesena in facciata.
Edicola Morsiano: è un borgo caratterizzato da diverse edicole e maestà diverse per strutture e costruzione; una di esse visibile all'estremità del borgo, ha due colonne che delimitano l'ingresso sostenendo una volta a botte su cui si trova un timpano a cornice modanata e datato 1858. Una maestà a pilastro custodisce una icona ottocentesca raffigurante la Beata Vergine, mentre un'altra maestà reca una nicchia ad arco composto da decorazioni a rilievo.
Museo del presepe: è sito accanto alla Chiesa di S. Marco a Gazzano, in un'antica stalla dismessa con ambientazione di fine ottocento con i pastori, Giuseppe e la Madonna case in sasso e i mestieri di un tempo; vi sono animali da cortile e i re Magi.
Sala dell'affresco: sita presso la biblioteca comunale; dopo averla staccata da una casa-torre per salvaguardarla essa raffigura la Madonna di Loreto e la parte conservata è appunto la casa di Nazareth, essa è trasportata da tre angeli e sotto uno specchio d'acqua con alcune barchette.
Mostra di antichi mestieri: nei locali della rocca antica è stata realizzata un'esposizione degli antichi mestieri con foto e oggetti.
Pieve di S. Maria Assunta: è considerata una delle più antiche della diocesi; risalente al 1612 e di rilievo sono le statue della Madonna di cui una di esse trovasi nell'abside, è circondata da gessi provenienti dall'antico mulino di Poiano, mentre l'altra è ad altezza naturale e fu voluta dal popolo per lo scampato pericolo del morbo che imperversava nell'ottocento.
Si presenta con le decorazioni al soffitto della navata centrale e la riproduzione dell'ultima cena di Leonardo sita nella lunetta sopra l'arco del presbiterio. Il campanile risale al 1850 e ingloba il fonte battesimale.
Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta: era già nominata nelle decime dell'anno 1302 ed oggi si presenta a croce greca a navata unica e soffitto dipinto.
Chiesa di S. Giuseppe: fu consacrata nel 1191 e ricostruita nel sec. XVII; si presenta con facciata tripartita con corpo centrale scandito da due lesene laterali e al centro si apre un rosone. L'interno a tre navate separate da colonne in cotto su cui si impostano arcate di stile lombardo. Il campanile ha basamento a leggera scarpa e la cella campanaria ha monofore riquadrate.
Numerosi sono gli ambienti naturali, in questi piccoli e caratteristici borghi non mancano panorami stupendi con monti, ruscelli, cascate, laghi a diretto contatto con la natura.
Fonti di Poiano: sono sorgenti che oltre alla grande portata dell'acqua, presenta le caratteristiche chimico-fisiche delle acque minerali con prevalenza presenza di cloruro di sodio; oggi le fonti sono indicate per la colecisti, disfunzioni epatiche, obesità, diabete.
Gessi Triassici: è una formazione geologica di 200 milioni di anni fa formatesi per evaporazione di acque marine ad elevato contenuto salino. Si ergono quasi in verticale sul fiume Secchia per una lunghezza di circa 20 km. Il colore spazia dal bianco rosato al grigio, tra esse il Club alpino Italiano ha creato un sentiero naturalistico dei Gessi Triassici, allo scopo di far conoscere questo spettacolare territorio.
Monte Cusna: l'Alpe di Cusna è la vetta più alta dell'appennino reggiano; il monte per la varietà e bellezza è meta di esperti sciatori e di escursionisti, qui si può avere un contatto con il cervo europeo, capriolo, cinghiale, marmotte e forse anche il lupo alpino.

Escursioni
Toano: a circa 27 km. Il primo riferimento lo troviamo in un diploma di Berengario I datato da Pavia 6 novembre 907; nel mille fu sotto il dominio di Bonifacio padre della contessa Matilde di Canossa. Nel 1996 a Toano fu rinvenuto un fossile risalente al cretacico superiore (attorno ai 70 milioni di anni fa) oggi esposto presso i musei civici di Reggio Emilia.
Pieve di S. Maria: risale al X sec. e ne troviamo testimonianza in un diploma dell'imperatore Ottone II datato ottobre 980 ed è una delle più antiche della diocesi Reggiana; intorno alla pieve vi sono dei rustici che testimoniano il luogo primitivo del borgo. Oggi è una piccola località di soggiorno in bella posizione panoramica sulle valli, sul paese e sulla Chiesa preromanica di S. Maria di Castello risalente al sec. XII.
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