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Castelnuovo di Garfagnana

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Nella zona sono state rinvenute tracce etrusche e romane, ma la prima notizia documentata risale al 740 epoca Longobarda. Intorno alla rocca del sec. XII si sviluppò l'abitato che si mise sotto la protezione degli estensi. All'inizio del sec. XIX fece parte del Dipartimento delle Alpi Apuane della Repubblica Cisalpina.

Monumenti
Duomo dei S. Pietro e Paolo: Eretto nel XVI secolo sui resti di una preesistente chiesa romanica risalente all'XI secolo, in età barocca l'interno fu oggetto di profondi cambiamenti, con l'aggiunta di nove altari, con lo sfarzo decorativo tipico dell'epoca. La facciata rinascimentale, presenta tre portali ed è scompartita da quattro lesene sorreggenti un semplice frontone.
Durante la seconda guerra mondiale subì il crollo del tetto e di alcuni muri esterni e il successivo restauro ne riscoprì la fase più antiche.
Conserva una splendida pala d'altare in terracotta robbiana raffigurante “san Giuseppe”, attribuita al Verrocchio, una cornice marmorea della bottega del Civitali, una tela di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio raffigurante la 'Madonna con Santi'.
Il cosiddetto “Cristo Nero”, scultura del XV secolo, scampato all'incendio che colpì la sacrestia nel 1977, è oggi conservato nella cappella di San Giuseppe (che un tempo ospitava la terracotta attribuita al Verrocchio), al lato dell'abside.
Chiesa e convento dei cappuccini: eretto per volere di Francesco I d'Este e di suo padre Alfonso III che divenne cappuccino col nome di padre Giambattista; nel 1634 venne fondato il convento S. Giuseppe. Le tele di Guido Reni che arricchivano la Chiesa non vi sono più. Il complesso fu depredato durante il governo Cisalpino e dopo alterne vicende è stato restaurato.
Rocca Ariostesca: deve il suo nome per aver ospitato dal 1522/25 il poeta Ludovico Ariosto a cui succederà nel 1640/42 Fulvio Testi (diplomatico e poeta Italiano); la rocca risale al sec. XII ampliata nel trecento che determinò un allargamento dell'intera cinta muraria del borgo e la costruzione della torre posta al centro della rocca ornata dall'orologio civico. Nel tempo fu anche adibita a carcere.
La terrazza che guarda sulla piazza risale al 1675, in concomitanza con l'apertura dell'arco monumentale di accesso al centro cittadino. Sede di mostre ed eventi culturali ospita nelle sue sale il museo archeologico, nel quale si conservano numerosi reperti e testimonianze dei periodi preistorico, Liguro-Apuano e etrusco.
Teatro Vittorio Alfieri: fu inaugurato il 22 agosto 1860 con l'opera la straniera di Vincenzo Bellini. Dopo la seconda guerra mondiale fu adibito a sala cinematografica e dopo i restauri dal 2006 è ritornato al suo splendore.
Fortezza di Mont'Alfonso: risale al cinquecento; nel 1809 a causa degli enormi costi di manutenzione fu venduta e nel 1814 tornò di proprietà estense. Nel novecento passò nelle mani di privati e la famiglia scozzese Bechelli ne fece la sua residenza estiva. Dopo aver ospitato concerti, manifestazioni e raduni dal 2008 è centro di attività di perfezionamento musicale realizzate dalla scuola civica di musica di Castelnuovo di Garfagnana.

Escursioni
Castiglione di Garfagnana: (a 7 km.) è un interessante luogo di soggiorno caratterizzato dall'imponente complesso della rocca che i lucchesi costruirono nel sec. XIV. Nella Chiesa quattrocentesca di S. Michele di epoca romanica, preceduta da un protiro del sec. XVIII, la facciata è impreziosita da un ornamento realizzato con pietra grigia e marmo rosso; al suo interno vi sono una Madonna col Bambino realizzata da Giuliano di Simone nel trecento e un Crocifisso ligneo del quattrocento, Nella Chiesa di S. Pietro risalente al XIII sec e in seguito rinnovata, si ammirano un ciborio e una pala d'altare in legno dipinto presso il coro.
S. Pellegrino in Alpe: (a 16 km.) è un suggestivo paese sorto a 1524 metri d'altezza, noto per il Santuario di S. Pellegrino che secondo la tradizione era un aristocratico scozzese del VII sec., ritiratisi in meditazione in questi luoghi. Parti dell'antico edificio romanico sono ancora visibili all'esterno, mentre al suo interno si notano interventi gotici, oltre al tempietto dei S. Pellegrino e Bianco opera di Matteo Civitali.
Un museo della campagna e della vita di ieri raccoglie oggetti d'uso quotidiano della zona.
Parco Naturale dell'Orecchiella: (a 23 km.) è una zona protetta con villaggio turistico e piccolo lago per la pesca delle trote.
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