Collina
Mare
Camaiore
Nella preistoria il territorio di Camaiore fu attraversato da uomini neanderthaliani, come attestano i ritrovamenti tra cui un femore di un bambino risalente a 40.000 anni fa. Numerose sono le testimonianze relative all'età del rame con sepolture in cavità naturali. Vi sono ritrovamenti etruschi del VII sec. a. C., fu conquistata dai romani nel 180 a. C. Nel medioevo la città crebbe grazie alla via Francigena. Nel 1374 fu fortificato con una cinta muraria merlata.
Monumenti
Badia di Camaiore: già citata al tempo della dominazione Longobarda (761) e nel sec. XII raggiunse il massimo splendore, assumendo l'attuale aspetto architettonico aggiungendo le due navate laterali, il frontone, l'abside e la travatura a cavalletti del tetto. L'arco d'ingresso immette sul piazzale antistante la Chiesa romanica, la quale è caratterizzata da un paramento murario interamente in pietre squadrate; la facciata è a salienti secondo le altezze delle tre navate interne. L'unico portale è sormontato da uno stemma marmoreo e da una lunetta riparata da una tettoia a spiovente.
All'interno dell'arco a tutto sesto si trova un affresco policromo raffigurante la Madonna in trono col Bambino fra due Santi; al di sopra del portale vi è una bifora sorretta da una colonnina marmorea con capitello scolpito. Nei pressi dell'area absidale sul fianco sinistro si erge la torre campanaria a pianta quadrata e presenta un ornamento con merli ghibellini; su ciascuno dei quattro lati si aprono due ordini di finestre dal basso monofore, bifore e trifore.
L'interno a tre navate coperte con capriate lignee e divise da due file di archi a tutto sesto, poggianti su pilastri quadrangolari, le monofore lungo le pareti assicurano l'illuminazione naturale alla Chiesa. La navata centrale termina con abside semi-circolare, l'area presbiteriale è rialzata di alcuni gradini, in posizione avanzata vi è l'ambone ligneo scolpito e al centro si trova l'altare maggiore moderno, con alle spalle la sede presidenziale, costituiti da scranni di legno decorati con motivi con archetti. Al di sopra dell'altare pende dal soffitto un cricifisso dipinto.
Fra le opere custodite all'interno vi è una copia di un polittico di Francesco d'Andrea Anguilla ora nel museo d'arte sacra di Camaiore, raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra Santi (XV sec.), al sec. XIV risalgono l'affresco con S. Maria Egiziaca sul primo pilastro di sinistra; e la Madonna della Pietà sul secondo pilastro di sinistra, inserito all'interno di un ricco altare marmoreo barocco. L'organo a canne risale al 1995.
Pieve di S. Stefano: è documentata dal IX sec., citata in una pergamena del 817 il portale risale al seicento. L'interno custodisce un fonte battesimale ricavato da un sarcofago del II sec. e un trittico quattrocentesco di Battista da Pisa. Questa è stata la Chiesa madre, ovvero la prima Chiesa in tutto il Camaiorese e presenta una scalinata incastonata nel piazzale. All'interno custodisce un sarcofago marmoreo di origini romana II sec., la tomba di Lucio Imbricio cittadino romano proveniente dal paese di Lombrici.
Collegiata di S. Maria Assunta: fondata nel 1278, in stile romanico tra il 1350/65 venne costruita la torre campanaria situata nel centro storico; la facciata a salienti con parametro murario e blocchi di pietra squadrati, i due portali sono sormontati da una semplice lunetta priva di decorazioni ma con rosone circolare. La torre campanaria è a pianta quadrata con il quadrante dell'orologio sulla facciata anteriore e si apre sull'esterno con grandi monofore a tutto sesto.
L'interno è a croce latina con tre navate a crociera, coperta con cupola in eleganti forme settecentesche; all'ingresso è il fonte battesimale a pozzo con rilievi del 1387 e una vasca rettangolare della stessa epoca. Nella Chiesa spiccano altari e confessionali marmorei opere di fini scalpellini locali; gli antichi candelabri d'argento e alcune pale d'altare barocche del pittore Giovanni Marracci.
Nella cappella del SS. Sacramento vi sono l'Annunciazione a bassorilievo opera di Stefano Tofanelli posta sopra l'altare e sulla parete destra la tela: Comunione degli Apostoli di Pier Dandini, mentre nell'abside si trova l'Assunzione tra i Santi Pietro e Paolo; la cupola è affrescata con l'Incoronazione della Vergine di Benedetto Brandimarte; nel transetto sinistro vi è un pregevole Crocifisso ligneo scolpito del sec. XIV. L'organo a canne è del 1886 alloggiato all'interno di una cassa lignea riccamente decorata con sculture e rilievi dorati.
Chiesa dell'Immacolata Concezione: e di S. Lazzaro, la Chiesa Francescana con annesso convento risale al 1610; la Chiesa è preceduta da un portico a doppio ordine dal quale si accede anche al chiostro, ove diverse lapidi ricordano sepolture di famiglie nobili. Si presenta a navata unica con sei altari laterali e un imponente altare maggiore del 1627 con la statua dell'Immacolata. Pregevoli sono il coro ligneo e i mobili di sacrestia; tra i dipinti la pala con i Santi Giorgio, Bernardino, Francesco e un altro non identificato, datata 1651 e firmata da Tiberio Franchi.
Chiesa di S. Michele: di origine romanica si presenta con la struttura delle pievi Toscane, a navata unica coperta a spioventi e un'abside che sottolinea l'altare maggiore; il parametro in bozze di pietra è a vista sia all'interno che all'esterno.
Teatro dell'Olivo: risale al seicento per iniziativa dell'Accademia dei Deboli che ristrutturò un filatoio di lana; come tanti teatri ha svolto attività cinematografica.
Villa Borbone delle Pianore: il complesso è di tre edifici di epoche diverse: la parte nord risale al 1964; la centrale del XVIII sec.; la parte sud del XIX sec.; il corpo centrale è la parte più antica, frutto della ristrutturazione di un mulino. Fu adibita a villa dalla duchessa di Lucca: Maria Teresa di Savoia moglie di Carlo Lodovico di Borbone; oggi si presenta con una curiosa facciata neo rinascimentale, realizzata mediante una struttura in legno dipinta, con un portale con architrave, timpano e una lunetta intagliata che simula le ceramiche dei della Robbia.
La struttura fu realizzata nel 1893 e all'interno si trova un altare ligneo che proviene dalla cappella della villa della Rinchiostra (che si trova a Massa) dei Cybo Malaspina. La costruzione ottocentesca posta a sud è un imponente palazzo di tre piani, dove sono ben conservate le ricche decorazioni degli interni: soffitti a cassettoni, stucchi e marmi policromi.
Il parco della villa è fornito di molte specie autoctone ed esotiche, nella residenza vi trascorse la sua esistenza Maria Teresa di Savoia e vi morì nel 1879; il 9 maggio 1892 vi nacque la principessa Zita di Borbone ultima imperatrice d'Austria, moglie dell'imperatore Beato Carlo I. Attualmente la villa è di proprietà dell'Ordine Religioso Cavanis in uso al Comune di Camaiore.
Museo archeologico Comunale: ha un percorso espositivo con reperti delle epoche: paleolitica, neolitica, eneolitica; la sezione alto medievale ha esempi di maiolica arcaica e ceramica per lo più proveniente dai castelli della zona.
Museo d'arte sacra: raccoglie, pitture, sculture, arredi sacri e oreficerie provenienti dal territorio di Camaiore risalente dal XIV al sec. XVIII spiccano tra l'altro: una Vergine Annunciata policroma in legno di Matteo Civitali; la trecentesca Madonna col Bambino anch'essa in legno policromo; un arazzo fiammingo con scene della Passione 1615; una tavola con la Madonna col Bambino e Santi già nella Badia di Camaiore e una pala del quattrocento di Vincenzo Ferreri.
Nella frazione di Montemaggiori sorge il castello del 1224.
Nella frazione Greppolungo, caratteristico borgo che ospita il castello del 1219 addossato a uno sperone roccioso, domina Camaiore e il mare Versiliese ed è meta di escursionisti che vogliono incamminarsi per i sentieri che conducono al Monte Gabberi.
Nella frazione di Pieve che prende il nome della Chiesa romanica e al cui interno conserva un sarcofago di età romana, trovato in località Lombrici e datato II sec. d. C.
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