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Montesarchio

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Abitata sin dal neolitico, identificata con la città sannita: Caudium, distrutta nel IV sec., a. C.; numerose testimonianze risalgono all'epoca romana come gli scavi di Caudium, le terme e l'acquedotto romano. Sotto la dominazione Longobarda nacque l'agglomerato urbano di: “Latovetere” tipicamente medievale, con le case addossate al castello e alla torre; in epoca normanna: nacque il quartiere: ”Latonuovo”.
Fu feudo dei Della Leonessa o de Lagonissa dal 1278 al 1480; dei Carafa dal 1480 al 1528 poi ai D'Avalos fino alla fine della feudalità del 1806.

Monumenti
Il Castello: domina la vallata Caudina e risale all'VIII sec., costruito per scopi militari, sono tutt'ora evidenti gli incassi del ponte levatoio e il fossato di protezione; nelle sue segrete furono imprigionati numerosi dissidenti politici. Oggi è visitabile ed ospita il Museo.
Museo archeologico Nazionale del sannio caudino: raccoglie testimonianze archeologiche provenienti dalle principali città dei Sanniti Caudini Caudium ( attuale Montesarchio) – Saticula (odierna S. Agata dei Goti) – Telesia ( odierna S. Salvatore Telesino) con ingresso gratuito.
Consta di circa 300 reperti con la raccolta di vasi, massimamente crateri figurati di produzione attica e italiota, fra i quali: “il ratto di Europa” (è uno dei più noti crateri realizzati da Assteas, - ceramografo e ceramista greco, attivo a Paestum nel IV sec., a. C. - artista postano del IV sec. a. C., è stato definito:” il vaso più bello del mondo”), alto 70 cm. E largo 60 all'apertura, fu esumato da tombaroli in una necropoli di S. Agata dei Goti.
Abbazia S. Nicola: nel centro storico, del XII sec., la facciata in stile romanico sovrastata da una nicchia un tempo affrescata. L'interno a due navate con resti di struttura romanica, come l'arco che precede il presbiterio, un pregevole altare maggiore in marmi policromi, sovrastato da un grande dipinto.
Chiesa e convento S. Maria delle Grazie: edificato dai Francescani nel XV sec., interno a navata unica e cappella laterale dedicata all'Immacolata Concezione; conserva una scultura lignea della Madonna, realizzata dallo scultore napoletano Carmine Lautriceni nel 1760; nel chiostro del XV sec., si affaccia il campanile realizzato in epoca posteriore.
Chiesa e convento S. Francesco: del 1339 con aspetto del XVIII sec., la Chiesa in stile Vanvitelliano, sulla facciata tre ingressi, il centrale con porta in legno intarsiata raffigurante scene di S. Francesco. L'interno a tre navate con altari e dipinti barocchi, interessante è l'organo a canne e il pulpito in legno. Il convento è attualmente sede comunale.
Chiesa della Purità: S. Pio e S. Leone; nacque come cappella privata dei D'Avalos, conserva ancora il passaggio che conduceva al palazzo nobiliare. Il presbiterio e il coro sono ricchi di decorazioni; il baldacchino centrale in marmo e l'altare maggiore costituito da motivi geometrici e floreali.
Torre: eretta a difesa della città, realizzata con pietra calcare del Monte Taburno.
Chiesa SS. Annunziata: detta anche S. Giovanni Battista, eretta nel 1614, nel tempo più volte rimaneggiata e ampliata al suo interno; sotto la volta della navata centrale, è fissato un quadro dell'Annunciazione del 1600, regalo della famiglia D'Avalos; dietro l'altare maggiore altro disegno datato 1702 e firmato da Joseph Castellanus (Giuseppe Castellano pittore napoletano di fama nazionale, nacque a Napoli nel 1660 e morì il 13 gennaio 1725); altri quadri settecenteschi sono custoditi nella cappella della Buona Morte.

Escursioni
Arpaia: a 8 km., è da identificare con le forche caudine dove nel 321 a. C. i sanniti sconfissero i romani, vi sono le rovine del castello, sorto a guardia della via Appia come le mura cittadine; due pietre miliari romane della via Appia con i numeri: XIV e XVI, fu erroneamente creduto il luogo dell'antica Caudium. La prima volta che viene menzionata è con il nome di:”Appadium” nel XII sec., ciò fa pensare ad una derivazione della via Appia.
Monte Taburno: a 13 km., è meta di escursioni, passeggiate con i suoi sentieri, scampagnate; le specie di animali che caratterizza: il corvo imperiale; il picchio muratore; La poiana; Tordo sassello; nelle giornate limpide, sono visibili il Vesuvio e i Monti Lattari. Fa parte del Parco Regionale del Taburno.
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