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Bitetto

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Il territorio di Bitetto era abitato sin dal IV sec. a.C. come testimonia il ritrovamento di corredi funerari. Il primo documento relativo alla città risale al 959 d.C.
Nel 1176 Bitetto fu donata da Guglielmo II alla chiesa di Monreale (Palermo). Subì molte distruzioni da parte dei Saraceni, dei Normanni e infine degli Svevi nel 1251.
Nella metà del 1700 passò al barone Francesco Noya di Mola di Bari,di ascendenza fiamminga, il quale nei pressi delle mura fece edificare il suo palazzo.
La cittadina é nota per la presenza delle spoglie del Beato Giacomo, un frate laico, la cui salma é rimasta intatta nei secoli.

Monumenti
Chiesa di S. Domenico: sorse nel XI sec. ed é ubicata appena fuori le mura medievali;
Convento del Beato Giacomo: edificato nel 1432, fu inizialmente abitato dai Frati Minori Osservanti, poi dai Frati Minori Riformati per passare, infine, nelle mani del Comune; dopo un periodo di abbandono, fu nuovamente occupato dai frati nel 1908, costruendo un nuovo convento sulle volte del coro e della sagrestia. L'antico complesso é diventato nel 1981 una casa di formazione per i chierici di teologia;
Palazzo del Barone: fu costruito nel 1773 a ridosso delle mura medievali e della Porta Piscina, che é l'unica sopravvissuta delle tre porte della città;
Casa dei Cavalieri di Malta: é un monumento edificato nel XIII sec. di cui si hanno scarse notizie;
Cattedrale: fu fondata intorno all'anno mille e ricostruita in forme tardo romaniche nel 1300; la facciata, spartita da lesene con cuspide e spioventi, ha un rosone e tre portali a sesto acuto, il maggiore dei quali ha leoni stilofori e una ricca decorazione scultorea. Sulla destra si erge il campanile settecentesco;
Chiesa di S. Maria Veterana: o SS. Annunziata, fu eretta nel XIV sec.; al suo interno si ammirano interessanti opere pittoriche di diversi periodi, tra le quali una Madonna di stile senese del 1420.

Escursioni
Palo del Colle (a 4 km): nel piccolo centro si erge la Cattedrale di S. Maria della Porta, innalzata nel XII sec. e modificata nel XVI sec.; della costruzione romanica resta la facciata con pregevole rosone, la parte terminale del transetto sinistro e il notevole campanile ornato di polifore; l'interno é corso da finti matronei e trifore.
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