Montagna
Melfi
La sua fondazione non ha una data precisa nonostante sia stata abitata nel periodo preistorico e protostorico; secondo Erchemperto (monaco Benedettino e storico dei Longobardi) la nascita di Melfi è attribuita ad alcune famiglie dell'Impero Romano.
Scavi archeologici attestano che l'aria di Melfi fosse abitata sin dai tempi del neolitico (età della pietra lavigata 3000 aC) dai Dauni (abitanti della Puglia) e dai Lucani che furono tra le prime civiltà ad insediarsi nel territorio, comprendente anche Venusia (attuale Venosa) e Strapellum (attuale Rapolla) dal momento che si trovavano in un punto strategico della via Appia.
Con la caduta dell'Impero Romano, la zona fu occupata dai Bizantini, poi dai Longobardi e dai Normanni.
A Melfi, capitale della contea di Puglia, si tennero cinque concilii con cinque Papi diversi tra il 1059 e il 1137.
Nel primo concilio, 1059, Papa Niccolò II riconobbe i possedimenti conquistati dai Normanni.
Nel 1067 si ebbe il secondo concilio di Melfi con Papa Alessandro II.
Il III concilio fu con Papa Urbano II nel 1089 che indisse la I crociata in terra Santa.
Poi Papa Pasquale II nel 1101 convocò il IV concilio; infine, Innocenzo II nel 1137 celebrò il V concilio.
Ai Normanni si sostituirono gli Svevi di Federico II Hohenstaufen, che portò Melfi e il Castello a nuovi splendori.
A questi succedettero gli Angioini che vennero spodestati dagli Aragonesi e dopo poco, arrivarono gli Spagnoli i quali, il 22 e 23 marzo 1528, furono assediati dai Francesi (passato alla storia come la "Pasqua di sangue"); la città fu saccheggiata e bruciata; gran parte della popolazione fu sterminata.
Solo nel 1531, Carlo V di Spagna riconquistò la città che, ridotta in macerie, fu abbandonata per mesi.
Da questa data fu governata dai Doria di Genova sotto la sovranità delle dinastie reali Spagnole degli Asburgo e dei Borbone.
Dopo l'unità d'Italia, la città fu coinvolta dal brigantaggio e il 28.11.1864, molti briganti furono giustiziati dai Bersaglieri Sabaudi.
Architetture Religiose
- Cattedrale S. Maria Assunta: del 1076 per volere di Roberto il Guiscardo in stile barocco a causa dei terremoti e ripetuti restauri mentre, il Campanile (del 1153 per ordine di Ruggero II) conserva lo stile Romanico Normanno.
- Chiesa di S. Antonio: del 1423, di stile Romanico e gotico, conserva affreschi dell'epoca.
Chiese Rupestri
- S. Margherita: del 1200 scavata nel tufo.
- Madonna delle Spinelle: scoperta nel 1845, secondo alcune leggende, in parte confermate, vi era un cunicolo che conduceva fino al Castello.
- S. Lucia: in contrada Giaconelli, tra Melfi e Rapolla.
- Dello Spirito Santo: interamente scavata nella roccia tra i boschi del monte Vulture.
Il centro storico, con le sue piazze, vicoli, vicoletti e gradinate, conserva ancora i rilievi, pozzi, portali e decorazioni in pietra del borgo medievale.
Il corso Garibaldi, dal 1500 è la principale arteria ed è luogo di vari palazzi gentilizi.
Architetture Militari
- Castello: edificato dai Normanni;
- Cinta muraria: che circonda tutto il centro storico per oltre 4 km;
Porte
- Porta Troiana: del XV sec;
- Porta Calcinaia: quella più vicina al Castello dove si faceva la calce;
- Porta Venosina. Le altre porte, sono state distrutte da vari terremoti e assedi alla cittadina.
Museo Nazionale Archeologico
Comprende materiale rinvenuto nelle zone vicine di abitati e necropoli del V – IV sec aC e il notissimo "sarcofago di Rapolla" di epoca Imperiale del II sec. Pregevole lavoro di maestranze dell'Asia Minore.
Escursioni
Rapolla: a 5 km. Con il suo centro storico; conserva pregevoli monumenti:
- La Cattedrale: XII sec con portale Romanico e il Campanile con due interessanti bassorilievi;
- Chiesa di Santa Lucia: di costruzione Bizantina.
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