Dest. Relig.
Montagna
Sepino
Di epoca Sannita "Saepinum", soggetta al municipio romano.
Nel 667 dC Saepinum (i documenti in cui è denominato "Altilia" partono dagli albori del XII sec a proposito del Monastero di S. Maria dell'Altilia, anni 1102 – 1118) rientra tra i territori ceduti ai Bulgari di Alzecone, dal Duca di Benevento, il Longobardo Romualdo.
La Chiesa di S. Cristina (portale con elementi architettonici classici) fu costruita quando la popolazione, alla fine dell'alto medioevo, abbandonò Saepinum per fondare l'odierna Sepino, il castellum Saepini.
Il campanile dell'insigna collegiata ha la guglia a forma singolare di "bottiglione" interamente costruita da artigiani dell'epoca.
All'interno della Chiesa si trovano la "grotta di S. Cristina" con i Misteri, la sala del tesoro, un coro ligneo ottocentesco, vari busti di santi e l'archivio storico che conserva pergamene del XII sec. La Chiesa è meta di pellegrinaggi.
Meritano attenzione:
- Il campanile romanico della Chiesa di S. Lorenzo.
- Le Chiese di S. Maria Assunta e del Purgatorio.
- L'ex Chiesa di S. Stefano che oggi è adibita a teatro e sala di conferenze.
- Il Convento della SS Trinità il cui interno è decorato da dipinti, statue e fontane; dal piazzale si giunge alle rovine del convento di S. Maria degli Angeli oggi abbandonato.
Il centro abitato conserva tipiche caratteristiche medievali; a un'ampia piazza corrispondono un certo numeri di stretti e caratteristici vicoli. Vi si ammirano numerose belle fontane come quella ubicata nella piazza principale, i cui rubinetti indicano i punti cardinali.
Degno di nota è il Ponte S. Rocco, da cui prende il nome l'omonima località. L'abitato medievale era circondato da una cinta muraria con quattro porte, munita di torri, sulle quali spiccava il castello; tutt'ora sono visibili alcune torri e tre porte.
Fa parte del circuito: BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA.
Escursioni
Rovine di Saepinum (3 km): Sono gli ampi e suggestivi resti di un intero nucleo abitato di età Augustea, che prosperò per alcuni secoli ed esistette fino a che (nel IX sec) fu fondata l'attuale Sepino, a causa delle invasioni Saracene.
L'impianto urbano della cittadina si sviluppa all'interno della cinta muraria e la visita inizia dalla porta di Torre Vecchia da cui, dopo aver percorso il cardo, si arriva al Foro. Si elevano i resti della Basilica con colonnato ionico; il decumano prosegue fiancheggiato dal mercato, da varie residenze e botteghe, si conclude alla maestosa porta di Boiano affiancata da torri cilindriche. All'esterno, presenta ai lati, due statue di prigionieri barbari e, nella chiave dell'arco una testa di divinità sopra cui si trova una lapide; essa ricorda come le mura siano dovute a Tiberio (non ancora imperatore) e a suo fratello Druso che le fecero erigere nel quattro dC.
Tornando all'interno delle mura, poco oltre la porta di Boiano, vi sono delle piccole terme e, poco oltre, ampi resti del teatro.
All'esterno della porta di Benevento, alla conclusione del decumano spiccano gli interessanti resti del mausoleo di Ennio Marso (magistrato la cui carriera è scolpita nell'epitaffio sul fronte).
Notevoli avanzi di un antico centro Sannita (esistente dall'età del ferro e distrutto dai romani nel 293 aC) sorgono su una vicina altura; visibili resti delle mura cosiddette "ciclopiche".
Aree naturali
Campitello di Sepino: di notevole interesse, dove si possono ammirare e apprezzare ampi spazi verdi attrezzati, in una grande zona prevalentemente di faggeti. Si può raggiungere la cima dei monti circostanti, il passo di S. Crocella (dov'era l'omonimo Monastero Benedettino in età medievale), la fontana di Rimavota e altre destinazioni del Monte Matese. Lungo il fiume Toppone, per un sentiero impervio, si può raggiungere "la cascata delle castagne".
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