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Campobasso

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Nell'altura che domina l'odierna città vi sono i resti di un insediamento Sannito per il controllo del tratturo. Tra le rovine della Chiesa di S. Mercurio è stata rinvenuta un'iscrizione osca recante il nome "Valvennius" che alcuni storici identificano con Aquilonia. Possiamo di conseguenza definire che la storia del territorio è legata a quella dell'antico Sannio-Pentro e a Roma.
Le fonti storiche ci indicano la nascita all'epoca della Langobardia Minor (cioè periodo del Ducato di Benevento - 878).
Fu capitale della Contea sotto la signoria dei De Moulins.
Il borgo ebbe vari signori, tra cui i Monforte che si schierarono con gli Angioini contro gli Spagnoli e furono spodestati; dagli Aragonesi passò ai De Capoa e, sotto questi visse un florido commercio.
Nel 1530 diventano signori di Campobasso i Gonzaga che ne aumentano il prestigio; seguirono i Vitagliano nel 1638 e poi i Carafa. Alla morte dell'ultimo discendente della famiglia, nel XVIII sec, si riscattò e divenne indipendente.
Nel 1755, Carlo di Borbone re di Napoli concede a Campobasso il rango di città modello e, in piena età Napoleonica viene istituita la provincia del Molise con Campobasso capoluogo.

Monumenti
- Castello Monforte: domina la parte più antica del nucleo urbano; la prima fortezza risale all'alto medioevo e fu ricostruito nelle forme attuali dopo un terremoto (1549), per volere di Cola di Monforte. E' un massiccio edificio con torrioni angolari e mura merlate; al suo interno si trova un sacrario ai caduti. Dal largo antistante il castello si gode il bel panorama sulla città e dintorni;
- Chiesa di S. Giorgio: è la più antica della città, eretta nel XII sec, presenta una spoglia facciata romanica con portale ornato da una lunetta con rilievo a cui si affianca una croce in pietra del 1300; al suo interno vi sono statue secentesche e alcuni antichi affreschi;
- Chiesa di S. Bartolomeo: romanica, restaurata nel XVII sec, ha un interessante portale centrale con decorazioni nella lunetta e nell'arco. Il campanile romanico presenta una cella campanaria tardo rinascimentale;
- Chiesa di S. Antonio Abate: costruita nel XVI sec, ha un bell'interno con vari altari dorati in legno (XVII sec) e alcune interessanti tele secentesche;
- Cattedrale: edificata fuori dalla cerchia muraria nel 1054 per volere del feudatario Andrea De Capoa; nel 1860 fu utilizzata dalle truppe regolari quale caserma e, nel 1900 fu riaperta al culto dei fedeli; dal 1927 è Cattedrale;

Altre Chiese e palazzi arricchiscono la parte antica del nucleo urbano, pittoresco per l'intrico di viuzze.

Escursioni
Ferrazzano (5 km): Ameno paesino arroccato in bella posizione su uno sperone roccioso, cinto da pini; ha nella piazza principale un castello quattrocentesco eretto dai Carafa. La Chiesa dell'Assunta, di origini romaniche, conserva al suo interno uno stupendo pulpito duecentesco riccamente scolpito.
S. Maria della strada (13 km): La semplice Chiesa romanica (costruita intorno al XII sec) sorge isolata nel verde; ha una facciata tripartita e ornata da rilievi in cui si apre il portale con pseudoprotiro (termine architettonico derivante dal greco – protiro – addossato alla parete); al suo interno, una bella acquasantiera rinascimentale, un Crocifisso cinquecentesco in legno e la statua della Madonna della strada di gusto gotico; di notevole interesse è un monumento funerario gotico del quattrocento con statue e rilievi.
Baranello (11 km): Nel municipio ha sede il museo civico, costituito dalle eterogenee collezioni donate al comune dall'architetto Giuseppe Barone alla fine dell'ottocento. Vi si trovano interessanti reperti archeologici italici, romanici e greci; una bellissima raccolta di porcellane, alcune cineserie, bronzi medievali e moderni, maioliche, smalti, vetri, vasi peruviani, alcune tele napoletane del sei-settecento e un quadro di G. Palizzi (1847). Il paese è dominato dal monte Varano su cui si trovano i resti archeologici di un nucleo abitato Sannitico.

Aree Naturali
Tra i parchi e i giardini caratteristici e suggestivi è da segnalare Villa De Capoa: settecentesca uno dei luoghi più suggestivi della città; il parco è adiacente all'ex convento di S. Maria delle Grazie; per due secoli ebbe funzioni di riserva delle erbe che i monaci del convento utilizzavano per la creazione di medicinali. Il giardino è all'Italiana e ricopre un'area di 16.000 metri quadrati; in esso sorge una fontana, una piattaforma per spettacoli, labirinto di siepi; arricchiscono i suggestivi e caratteristici sentieri sculture mitologiche, archi di pietra e di siepi, un sarcofago quattrocentesco, panchine in pietra e all'ingresso principale, un pregiato cancello in ferro battuto che affaccia sulla piazza Savoia.

Musei
- Museo Sannitico di Campobasso;
- Museo dei Misteri;
- Museo internazionale del presepio in miniatura Guido Coletti;

Tradisioni ed Eventi
Ogni anno, nella domenica del Corpus Domini, nelle vie della città sfilano i "Misteri"; strutture in lega ferrea flessibile e resistente, si presentano come dei carri allegorici nominati quadri viventi perchè bambini, adulti ed anziani si trasformano in Santi, Angeli e demoni ancorati alle strutture in acciaio e legno rivestito, offrendo una visione surreale e generando l'impressione che i personaggi aleggino nell'aria. Le strutture sono portate a spalla e avanzano a ritmo scandito dal capo Mistero e cadenzato dalla banda musicale che propone una marcia tratta dal Mosè di Rossini; in tutto sono circa una quindicina di carri.
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