Collina
Mare
Noto
E' definita "capitale del barocco". Nel 2002, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La Noto antica si trova a 8 km, sul monte Alveria, con i primi insediamenti umani dell'età del bronzo: 2200 – 1450 aC, come testimoniano reperti archeologici.
Secondo un'antica leggenda, "Neas" sarebbe stato il nome della Noto più antica. Secondo Polibio (storico greco antico del 124 aC) e Tito Livio (storico romano del 59 aC) "Neas" o "Neaton", nel 263 aC fu riconosciuta dai romani con un trattato di pace.
Il Ginnasio, le mura megalitiche e gli heroa ellenistici, convalidano le ipotesi degli storici.
Il nome Noto fu dato dagli Arabi, diventando nome definitivo dopo "Neai" per i Siculi, "Neeton" per i greci e "Neetum" per i romani.
Dopo l'occupazione dei bizantini (535 – 555), il territorio di Noto fu arricchito di monumenti come la Basilica di Eloro, Trigona di Cittadella dei Maccari, l'Oratorio della Falconara e la cripta di S. Lorenzo vecchio, il Cenobio di S. Marco, il villaggio di contrada arco.
Nell'864 fu occupata dagli Arabi che la fortificarono.
Nel 1091 fu occupata dal Conte Ruggero d'Altavilla e nel periodo Angioino partecipò all'insurrezione dei vespri siciliani (rivolta scoppiata a Palermo contro i dominatori Francesi – Angioini. Le guerre del vespro, per il controllo della Sicilia, si conclusero definitivamente con il trattato di Avignone del 1372).
La torre Maestra del Castello di Noto antica risale al 1431, fatta edificare dal duca Pietro d'Aragona e, nel 1542 il vicerè Ferrante Gonzaga fortificò le mura della città.
Con il terremoto dell'11 gennaio 1693, fu distrutta mentre era nel suo pieno splendore e Giuseppe Lanza (duca di Camastra rappresentante a Noto il vicere spagnolo), nominato vicario generale per la ricostruzione, stabilì di ricostruire la città a 5 km più a valle.
Durante tutto il XVIII sec, fu realizzato l'eccezionale ambiente urbanistico.
Le vie della città sono intervallate da scenografiche piazze e imponenti scalinate.
A differenza di quanto accade di solito nelle costruzioni barocche, come a Lecce e a Catania, gli architetti a Noto realizzarono architetture elaborate con l'impiego di facciate concave (Chiesa del Carmine o di S. Carlo Borromeo al corso), convesse (Chiesa di S. Domenico) o addirittura curvilinee (Torre campanaria del seminario).
Il barocco di Noto pervade l'intera città. Non si tratta di una serie di isolati all'interno di un contesto urbano ma, essendo collegati tra loro, è stata definita "perfetta città barocca".
Architetture Religiose
- Basilica Cattedrale S. Nicolò: è nella lista mondiale dei beni dell'umanità ed edificio nazionale dal 1940. Settecentesca, custodisce la preziosa arca del 500 in legno, rivestita in lamina d'argento, finemente lavorata a sbalzo e cesello, contenente le spoglie del Santo Patrono;
- Duomo: preceduto da un'alta scalinata che domina la piazza del municipio, è impreziosito da decorazioni marmoree e ospita l'urna in argento con le reliquie di S. Corrado, opera del XVI sec.
- Chiesa di S. Carlo al corso: ubicata al corso Vittorio Emanuele del 1700;
- Chiesa di S. Domenico: definita la più compiuta realizzazione del barocco Netino, del 1700;
Seguono ancora una trentina di Chiese, tutte del 700 con architetture barocche, neoclassiche e architettoniche miste.
Architetture Civili
- Palazzo Ducezio: del 1746, ispirato ad alcuni palazzi Francesi;
- Teatro "Tina Di Lorenzo" (attrice Netina): definito da alcuni la scala di Milano in miniatura;
- Porta Reale o Ferdinandea: costruita in occasione della venuta del re Ferdinando II di Borbone, è il simbolo d'ingresso alla città, del 1838;
Palazzi Nobiliari
- Palazzo Nicolaci di Villadorata: sito in via Corrado, dove ogni anno si svolge l'infiorata;
- Palazzo Modica di S. Giovanni: settecentesco;
- Palazzo Landolina di S. Alfano: a sxinistra della Basilica Cattedrale, hanno soggiornato il re Ferdinando II di Borbone e la Regina Maria Tersa d'Austria;
- Palazzo Trigona di Cannicarao: settecentesco;
- Palazzo del Vescovado: settecentesco;
- Palazzo Impellizzeri di S. Giacomo: è il palazzo più importante della città alta, nonché sede dell'archivio di Stato della provincia;
- Palazzo Astuto di Fargione: settecentesco;
- Palazzo Rau delle ferla: settecentesco;
- Palazzo Di Lorenzo del Castelluccio: è stato ambiente di varie fiction Italiane fra le quali: Il Commissario Montalbano;
Tutti i palazzi sono in stile barocco, neoclassiche miste con affreschi e stucchi decorativi.
Architetture Militari
- Caserma Cassonello dei Padri Riformati: stile barocco, settecentesco, attualmente in disuso, ne è previsto l'utilizzo come museo;
- Casa circondariale: stile barocco, qui venne imprigionato Alessandro Serenelli, assassino di S. Maria Goretti;
- Contraerea in contrada Oliva, del periodo fascista.
Siti Archeologici
- Noto antica a 9 km. Sito come quello di Pompei con il quale dal 2011 è gemellata;
- Eloro: nei pressi della foce del fiume Tellaro, un tempo fiorente città greca;
- Colonna pizzuta: è un monumento funerario del III sec aC;
- Castelluccio di Noto: conta più di 200 tombe scavate nelle pareti ripide della vicina cava della signora;
- Villa del Tellaro: sito archeologico di una ricca residenza extraurbana della tarda età imperiale romana;
- Monte Finocchito: necropoli del 600 aC;
Riserve Naturali
- Spiaggia di Calamosche: nel 2005 è stata insignita "spiaggia più bella d'Italia".
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