Collina
Verrucchio
E' ricordato da Dante nel canto 27 dell'inferno, esso risale a tempi remoti scavi nel suo territorio hanno restituito 600 sepolture databili tra il X e VII sec. a. C. con ricchi corredi funerari come monili, vasellame, fibule, vestiario, armi, finimenti per cavalli.
La cittadina conobbe il tramonto degli etruschi e venne presto influenzato dai romani che la chiamarono “verrucula – verruculus“ - “piccola verruca“ che data la sua posizione rialzata di 330 s.l.m. Gode diuna vista privilegiata su Rimini distante circa 16 km e sulla campagna circostante.
Fu sotto il controllo dei bizantini poi dei Goti e nel sec. XII i Malatesta che diedero nuovo impulso alla Romagna e a Verucchio. Nel 1355 con la conquista del Cardinale Egidio Albornoz entrò sotto il dominio della Chiesa, i quali la tennero fino al 1462 quando Sigismondo Pandolfo Malatesta dopo un lungo assedio di Federico da Montefeltro prese la rocca per tradimento. Nel 1500 rientrò di nuovo sotto il possesso Pontificio.
Monumenti
Collegiata di S. Martino: del 1863 al suo interno opere di pregio tra cui due Crocifissi in legno del XIV sec.e una tela del pittore Francesco Nagli raffigurante S. Martino che dona il mantello al povero del 1600.
Pieve romanica di S. Antonio, è una delle più antiche di Verrucchio databile al 990 sita nella frazione di Villa Verucchio.
Convento di S. Francesco sito a Villa Verrucchio frazione del comune di Verucchio con al centro del chiostro un monumentale cipresso con età stimato attorno ai settecento anni il quale secondo la tradizione sia stato piantato da S. Francesco stesso.
Pieve di S. Martino in Rafaneto: risalirebbe al 1059 ma la prima testimonianza la troviamo nel 1230; l'abside è nella parte più antica e risale al sec. X mentre il campanile è del XII sec. Nel corso dei secoli è stata adibita ad altri usi di conseguenza la stessa facciata non è più visibile perchè inglobata nella muratura di una casa colonica. L'interno a navata unica con abside semi-circolare e costruita in pietra locale, presenta decorazioni scultoree di epoca romana con figure zoomorfe e elementi fitomorfi.
Rocca Malatestiana: o Rocca del sasso perché posizionata sullo sperone del monte che ospita l'abitato di Verucchio, essa è una delle più grandi e meglio conservata della signoria. Risalente al sec. XII il borgo medievale è ben conservato e di notevole interesse la visita alla sala grande, il maschio e le segrete.
Rocca del Passarello: con l'annessa porta è il secondo nucleo fortificato di Verucchio sulla quale nel 1600 su di esso è stato costruito il Monastero delle monache di S. Chiara. E' una splendida ricostruzione dell'antica porta dalla quale si accede in Verucchio costeggiando le mura dette di S. Giorgio. Rimaste intatte sono anche la torre civica e gran parte delle mura con diversi bastioni per la difesa cittadina.
Sulla piazza Malatesta si affaccia il palazzo Giungi il quale risale al sec. XVII il quale presenta portale e finestre caratterizzati dai tipici elementi architettonici dell'epoca.
Aree naturali: è un'area naturale protetta per la conservazione di un habitat di particolare interesse floristico, faunistico e salvaguardare la sua biodiversità, gestita dal WWF e misura 36 kmq sul Monte Arcuso, dando rifugio a mille esemplari della sottospecie autoctona di cervo rosso. E' destinata al rifugio e alla sosta della fauna selvatica con proibizione di cacciare.
Museo archeologico: allestito all'interno del monastero di S. Agostino e raccoglie reperti provenienti dalla vicina necropoli con interessanti monili in ambra, tessuti e mantelli in lana e lino, cesti di vimini, arredi in legno e offerte in cibo; la ricchezza e l'esclusività nonché l'eccezionale conservazione, lo pone come uno dei musei di qualità dell'intera zona.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce
Oppure chiedi a chi la conosce
Aggiornamenti degli utenti
Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.