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Montagna

Urbania

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Risale al VI sec. d.C. ed era chiamata 'Castel delle Ripe'. Fu libero comune da parte Guelfa, motivo per cui nel 1277 fu distrutto dai Ghibellini della vicino Urbino.
Nel 1284 fu fatta ricostruire da papa Martino IV, affidando i lavori a Guglielmo Durand e prese il nome di 'Casteldurante', poi fu Signoria dei Brancaleoni, dei Montefeltri e della Rovere. Nel 1631 torno' sotto il dominio diretto dello Stato Pontificio e il 18 febbraio 1635 papa Urbano VIII la elevo' a citta' e diocesi e, in suo onore, cambio' nome per la terza volta in Urbania.
E' tra le citta' decorate al Valor Militare per la guerra di liberazione e, inoltre, le e' stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il contributo dato alla Resistenza (in particolare all'attivita' della Brigata Garibaldi Romagnola.

Monumenti
Palazzo Ducale: risalente al XIII sec., con cortile porticato del XV sec. ospita la Biblioteca Comunale, il Museo e la Pinacoteca con tele del 1500, 1600, 1700, pergamene e incisioni.
Chiesa di S. Chiara: costruzione duecentesca, restaurata nel 1626, fa parte di un complesso che comprende l'ex Convento delle Damianite, con la sala capitolare e il cortile romanici e l'ex Convento delle Calarisse, ricostruito nel 1500 dal Genga.
Oratorio e Chiesa del Corpus Domini: risale al 1300 ospita affreschi di Raffaellino del Colle (XVI sec.), tele di Giorgio Picchi e del settecentesco Maurizio Sparagnini, nativo della citta'.
Chiesa del Crocifisso: adiacente il complesso conventuale, divenuto poi Ospedale civile del 1619 al suo interno conserva la tomba di Francesco Maria della Rovere, ultimo Duca di Urbino e importanti opere del 1500.
Cattedrale: chiesa preromanica, interamente ricostruita nel XVIII sec., presenta tracce gotiche e quattrocentesche, un interno in stile barocco e vari pregiati dipinti.
Palazzo Comunale: eretto nel XVI sec. su progetto del Genga, al suo interno e' esposto un arredamento seicentesco.
Palazzo Vescovile: del XV sec., nelle magnifiche sale vi e' una raccolta di dipinti e sculture, tra cui opere del Guerrieri e di Federico Zuccari.
Chiesa e Convento di S. Francesco: del 1284 e' fiancheggiata dal campanile romanico del 1300; nel trecentesco chiostro sono esposte opere gotiche che ornavano il portale della chiesa originaria.
Chiesa dei Morti: e' una chiesa romanica con portale gotico e al suo interno il museo delle mummie; poco distante sorge il Parco Ducale o Barco, residenza di caccia dei duchi di Urbino con la grande villa costruita dal Martini e dal Genga nel 1400 e la Chiesa settecentesca;
Chiesa di S. Caterina: gia' esistente nel 1362, fu ricostruita nel 1522 ed e' ricca di affreschi e dipinti.
Oratorio della Madonna del Carmine: del 1478, ha affreschi del 1579.
Oratorio della Madonna di Cassoni: eretto dagli eredi di Don Filippo Cassoni (morto nel 1889), lasciato alla venerazione delle famiglie circostanti;
Chiesa e Convento dei Cappuccini: risale al 1576; nel 1622 fu guardiano del convento padre Benedetto Passionei (Marco Passionei, nato ad Urbino il 13 settembre 1560 e morto a Fossombrone il 30 aprile 1625), presbitero, cappuccino italiano, proclamato beato da papa Pio IX nel 1867.
Chiesa e Monastero di S. Maria Maddalena: del XIII sec., fu ricostruita nel XV sec. ed e' ricca di dipinti di Giuseppe Luzi e Maurizio Sparagnini.
Santuario del SS Crocifisso di Battaglia: del 1634, si trova fuori dal centro abitato, sulla sommita' della collina nel paesino di Peglio e prende il nome da mastro Antonio Battaglia, antico proprietario del terreno.
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