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Todi

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Fondata nell'VIII sec aC dagli Umbri, sotto l'influenza Etrusca; dai Romani fu chiamata Tutere e colonia julia Fida Tuder nel 60 aC.
Dopo le invasioni Barbariche e la guerra gotica (535 – 553) fu annessa all'Impero Bizantino.
Nel 1244 fu cinta di mura con porte e bastioni tutt'oggi integre.
Nel 1367 entrò a far parte dello Stato Pontificio, passando da una Signoria all'altra, tra cui i Malatesta e i Francesco Sforza.
Todi è nota per aver dato i natali a Jacopone De Benedetti, meglio conosciuto come Jacopone da Todi (poeta duecentesco).
Il centro storico vanta edifici sacri e civili di notevole prestigio.

Monumenti
- Palazzo dei Priori (1293): con coronamento a merli e severa torre trapezoidale; tra le finestre in alto, sporge "l'Aquila Tuderte", grande scultura in bronzo e stemma della città (1339).
- Palazzo del popolo (1213): è uno dei più antichi palazzi comunali d'Italia, in stile gotico-lombardo.
- Palazzo del Capitano (1200): in stile gotico-italiano; nel palazzo vi ha sede la pinacoteca civica e il Museo Etrusco-Romano che raccoglie monete Etrusche, Romane e Medievali.
- Duomo (XII sec): sorto sul luogo dell'antico Capitolium Romano; al suo interno, affreschi del 1200, 1300 e 1400 di artisti come Ferraù da Faenza, Giannicola di Paolo, Antonio e Sebastiano da Mercatello (di questi ultimi è il bel coro ligneo intarsiato).
- Chiesa di S. Fortunato (1292): in stile gotico, sorge maestosa sull'alta scalinata; al suo interno opere di artisti come Masolino da Panicale; nell'abside un ricco coro ligneo del noto intagliatore eugubino Antonio Maffei (1590); nella cripta è la tomba di Jacopone da Todi.
- Porta Marzia: è all'ingresso del centro storico meglio conservato della città.
- Fonte Scarnabecco: con un portico a otto arcate, prende il nome del Podestà che lo fece costruire nel 1241.
- Chiesa di S. Maria della Consolazione: rinascimentale, appena fuori dalle mura, del 1500.
- Palazzo vescovile (1593): con affreschi di Ferraù da Faenza detto il Faenzone.
- Chiesa di S. Filippo (1490): eretta per ordine dei Cavalieri di S. Giovanni in Gerusalemme; sotto l'altare vi sono le ossa di S. Filippo Benizi (Firenze: 15.8.1233 – Todi: 23.8.1285).
- Chiesa di Sant'Illario (1112): con facciata in stile romanico-umbro come il Duomo.
- Chiesa di S. Giorgio (1107): ricca di affreschi tra cui uno in cui la Madonna chiede all'angelo di salvare le anime del Purgatorio dalle fiamme.
- Convento di Montesanto (1235): sito sul colle, eretto per le monache dell'ordine delle povere dame (clarisse).
- Chiesa di S. Maria in Cammuccia (XII sec): edificata su due piani per accogliere più devoti.
- Chiesa del SS. Crocifisso (1587): appena fuori dalle mura, nei pressi di Porta Romana.
- Rocca (1373): eretta per volontà di papa Gregorio XI nel punto più elevato della città.

Escursioni
Collevalenza (Frazione del comune a circa 9 km e meta di pellegrinaggi).
Qui tutto ebbe inizio nel dopoguerra. Dal 1949 al 1959 vi furono infatti varie costruzioni: la casa dei fan nel '53; il seminario minore nel '54; la cappella del crocifisso nel '55, poi eletta canonicamente come Santuario dell'Amore Misericordioso da mons. De Sanctis il 1° ottobre del 1959.
Madre Speranza, già consapevole di ciò che avrebbe dovuto realizzare, giunse nella frazione di Collevalenza il 18 agosto 1951, insieme ai primi Figli dell'Amore Misericordioso e a una piccola comunità di Ancelle.
Nel suo Diario, in data 14 maggio 1949, si legge di una premonizione: con l'aiuto divino e a prezzo di non pochi sacrifici, ella avrebbe realizzato un magnifico complesso incentrato attorno ad un Santuario dedicato all'Amore Misericordioso del Signore, comprendente anche strutture per l'accoglienza di pellegrini, di infermi e di Sacerdoti.
Un verbale comunitario, datato 28 aprile 1957, attesta: "... La Madre, seguìta da alcuni fan, si reca a vedere un appezzamento di terreno e ci dice molte cose che meritano di essere scritte e tramandate ... Collevalenza diventerà qualcosa di grande. Come Lourdes è oggi meta di pellegrinaggi, fonte di tanti prodigi e dovunque conosciuta mentre ieri (la zona della grotta) era una squallida campagna, così domani nell'antico "roccolo" di Collevalenza sorgeranno tante costruzioni, vi sarà un grande Santuario dell'Amore Misericordioso, vi saranno pellegrinaggi e si rinnoveranno prodigi non meno che a Lourdes ... Tutto ciò però quando la Madre non sarà più su questa terra"
Il piccolo centro di Collevalenza (fraz. del comune di Todi) ha storicamente sempre sofferto per la mancanza di acqua potabile e il Comune di Todi cercava di supplirvi con erogazioni periodiche a mezzo di autobotti.
Agli inizi dell'anno 1960, la Segretaria Generale delle Ancelle descrive: "Nostra Madre ha ricevuto l'ordine di realizzare alcune Piscine per il bagno dei malati e le è stato indicato il punto dove troverà l'acqua necessaria."
Iniziò quindi l'escavazione di un pozzo proprio dove era stato detto che si sarebbe trovata l'acqua (di fianco a quella che sarebbe stata la futura Basilica dell'Amore Misericordioso).
L'escavazione fu alquanto snervante sia per la profondità che si dovette raggiungere (122 mt), sia per la serie di complicazioni meccaniche e tecniche che vennero a verificarsi.
Nel corso dei lavori di perforazione (durati 10 mesi), a causa delle continue complicazioni e della mancanza del ritrovamento di acqua, i molti inziarono a dubitare fino a quando (dopo 3 mesi di lavori) la sonda di perforazione incontrò finalmente una falda acquifera (alla profondità di 92 mt).
Altre falde acquifere furono poi trovate a 114, 120 e 122 metri.
I lavori durarono esattamente 10 mesi (dal 1° febbraio al 1° dicembre 1960) e si conclusero con l'installazione della statua in marmo di Maria Mediatrice, sull'apposita colonna.
Le piscine furono invece realizzate su progetto dell'architetto Julio Lafuente.
Secondo quanto Madre Speranza ha detto o scritto riguardo alle acque del pozzo (impiegate poi nelle piscine), sembrerebbe che queste siano miracolose ed abbiano finalità traumaturgiche.
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